«La CNA di Cervia ha appreso all’improvviso e direttamente dai propri associati, che l’Assessore Michele Fiumi, con una scarna comunicazione li informa che “ …La Commissione comunale  ha stabilito che dal 2021 (ma preferibilmente già dal 2020) nelle manifestazioni con presenza di attività commerciali temporanee non sarà ammessa la vendita di articoli di abbigliamento, pelletterie, calzature e accessori moda da parte di nessun tipo di operatore (compresi gli artigiani e creatori di opere dell’ingegno). “

Con questa comunicazione l’Assessore Fiumi tira una riga su anni di promozione di luoghi della città, di valorizzazione del tessuto commerciale e artigianale presente nella nostra località e delle imprese che attraverso la loro presenza animano le vie con i propri prodotti originali, unici e tipici del territorio. Tira una riga, inoltre, su tutti gli sforzi fatti dalle Amministrazioni precedenti, dalle Associazioni di categoria e anche dal Consorzio CerviaCentro per l’animazione di qualità, garantita in questi anni con iniziative come il BorgoMarina».

Per questi motivi la CNA di Cervia ha chiesto le dimissioni dell’assessore Michele Fiumi, nella giunta Medri con deleghe ad Attività produttive e demanio, Cultura, Partecipazione del cittadino, Sviluppo tecnologico

“Il gruppo dirigente della CNA di Cervia non condivide – sottolinea Jimmy Valentini Responsabile Comunale CNA Cervia – per prima cosa il metodo adottato dall’ Assessore Fiumi, che, senza convocare le Associazioni dell’Artigianato, ha infranto di fatto regole non scritte ma consolidate nel tempo. Proprio nella Commissione di valutazione dei mercati temporanei abbiamo visto nel tempo la presenza consolidata anche delle Associazioni dell’Artigianato. In questo caso, invece, ciò non è accaduto, e infatti l’Assessore Fiumi ha compiuto una scelta di campo parziale, e pertanto sbagliata, unidirezionale e, ci permettiamo di dire, anche miope.”

“Soprattutto come CNA – dichiara Sauro Bernabei Presidente di CNA Cervia – non condividiamo assolutamente questa scelta. L’Assessore Fiumi ci deve spiegare perché gli artigiani cervesi e romagnoli con le loro opere dell’ingegno e con il loro sapere delle mani che afferma l’unicità dei loro prodotti di alta qualità, siano impossibilitati a proporli ai turisti e ai visitatori, in un momento in cui questi cercano proprio queste tipicità. Un pregiudizio contro una categoria economica inaccettabile, che però avevamo già avuto modo di percepire in altri contesti da parte dell’Assessore. Un pregiudizio verso questo tipo di manifestazioni già espresso in precedenza dall’Assessore, ma che non aveva trovato ancora questa determinazione. “

In una fase, poi, in cui il turismo esperienziale e la compenetrazione tra settori economici e produttivi, indicati anche dalla Legge Regionale del Turismo come leva di promozione, diventa elemento valorizzante la proposta turistica, non si capisce ancora di più, come nel comune di Cervia si debba vietare alle eccellenze artigiane e agli artigiani la loro storica presenza.

Il fatto che l’Assessore Fiumi abbia condiviso con le sole associazioni del commercio ambulante, viene meno anche al principio sacrosanto del confronto con tutte le parti. A maggior ragione in questo contesto di difficoltà causato dall’emergenza sanitaria, in cui il Sindaco Massimo Medri ha più volte sollecitato il continuo confronto tra Amministrazione e tutti i soggetti del tessuto economico e produttivo del territorio. Confronto al quale CNA ha partecipato sempre con la massima comprensione verso tutte le categorie economiche interessate dai danni del Covid senza mai anteporre interessi di parte rispetto a quelli di comunità. La responsabilità dimostrata dalle Associazioni non deve, o meglio non doveva, essere confusa con altro.

“Alla luce di tutto ciò – dichiara Sauro Bernabei a nome della Presidenza CNA di Cervia – chiediamo le dimissioni dell’Assessore Michele Fiumi perché giunti a questo punto riteniamo irrecuperabile la credibilità dell’Assessore agli occhi della nostra comunità.”