Le alte temperature e l’assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni favorendo l’innesco degli incendi nelle campagne e nei boschi, divenuti purtroppo spesso inaccessibili a causa delle frane che in seguito agli eventi alluvionali di maggio hanno reso impraticabile buona parte della viabilità poderale e delle strade forestali tagliafuoco.

Lo denuncia Coldiretti Ravenna sottolineando un’altra grave conseguenza dei danni provocati al territorio di collina dagli smottamenti alluvionali: “La viabilità di servizio è ancora fortemente compromessa – spiega Stefano Monti, Presidente della sezione Coldiretti di Brisighella dove ieri Vigili del fuoco e guardie forestali sono intervenuti in forze per tentare di domare un vasto incendio divampato in un’area boschiva impervia e ora come ora raggiungibile solo con mezzi aerei – questo non solo complica eventuali operazioni d’emergenza ma – prosegue Monti – rende impossibile alle aziende sia svolgere le normali operazioni in campo, sia occuparsi in maniera sistematica della coltivazione e cura di boschi e foreste”.

Questo stato di parziale abbandono imputabile alle condizioni precarie della viabilità forestale, nonché “agli eccessivi vincoli che vengono posti per difendere il bosco ma che altro non fanno che rendere ancora più complessa la sua gestione” – afferma il Direttore di Coldiretti Ravenna Assuero Zampini – finisce inevitabilmente con l’aumentare il rischio incendi”. Secondo Coldiretti è dunque “indispensabile intervenire rapidamente ripristinando la viabilità di servizio e al contempo snellire la burocrazia che rende oltremodo complessa la gestione forestale creando così le condizioni economiche e sociali per contrastare l’allontanamento dalle campagne valorizzando finalmente quelle funzioni di vigilanza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli”.

Ovviamente resta fondamentale l’azione di prevenzione e di attenzione al fine di limitare il rischio incendi e agevolare gli interventi in caso di emergenze.

Nella lotta agli incendi, infatti, è determinante la velocità di azione e sono proprio gli agricoltori sul territorio che costituiscono – ricorda Coldiretti – una rete naturale e diffusa di sorveglianza, senza la quale il conto delle devastazioni sarebbe molto più pesante, i primi a poter segnalare eventuali problematiche o ad intervenire. Questo, purtroppo, li espone anche a gravi rischi, specie in una situazione dove la siccità e le alte temperature favoriscono l’espandersi rapido delle fiamme.

Al fine di preservare l’ecosistema forestale, il territorio e la biodiversità, e quindi di prevenire i roghi, Coldiretti Ravenna e Campagna Amica hanno predisposto una campagna informativa ad hoc rivolta a cittadini, turisti, consumatori diffusa sia via social che nei mercati contadini. La campagna ‘Ama il bosco, accendi il cervello’, dispensa consigli sui comportamenti vietati e da evitare in zone a rischio come, appunto, l’aperta campagna e le foreste: dall’accensione di sigarette o fornellini, all’abbandono di vetri fino ai comportamenti imprudenti, come posteggiare l’auto con marmitta ancora calda a contatto con erba secca.