Sabato 29 ottobre alle 15.00 la Biblioteca Comunale “Luigi Dal Pane” ospiterà la presentazione del primo dei “Quaderni per la storia di Castel Bolognese”. La pubblicazione, curata dallo storico castellano Andrea Soglia con la collaborazione di Alessia Bruni Cavallazzi e Tomaso Marabini, è dedicata alla vita di Enzo Brunetti: socialista, aspirante medico e vittima del fascismo.

La seconda presentazione è in programma per sabato 12 novembre, alle 10.00 in Biblioteca Comunale. Protagonista dell’incontro il Quaderno “Fatti, Tipi e Personaggi della Castel Bolognese del Novecento: personaggi tipici”, in cui l’esperto di storia locale Paolo Grandi ha raccolto un mosaico ricco e variegato di “personaggi di paese” rimasti nella memoria dei castellani. 

A chiudere il ciclo di incontri la presentazione di “Terra di nessuno: graphic novel sui tragici eventi legati all’Eccidio di Villa Rossi”, in calendario mercoledì 21 dicembre alle 18.30 in Biblioteca. Autore della graphic novel è Gabriele Rossi, studente all’Accademia di Belle Arti di Bologna. I disegni di Rossi attualizzano la vicenda dell’eccidio di Villa Rossi, tragedia datata 17 dicembre 1944 nella quale ventuno persone della frazione di Biancanigo hanno perso la vita a causa dall’azione delle truppe tedesche.

I “Quaderni per la storia di Castel Bolognese” nascono all’interno delle attività del patto di collaborazione per la memoria storica di Castel Bolognese, sottoscritto dall’Amministrazione e dagli esperti di storia locale Andrea Soglia e Paolo Grandi per promuovere il mantenimento della storia di Castel Bolognese. La graphic novel è il prodotto finale di un concorso avviato dall’ANPI di Castel Bolognese in collaborazione con l’Amministrazione per ricordare le vicende dell’Eccidio di Villa Rossi attraverso il linguaggio della rappresentazione grafica, tramite tavole disegnate dallo studente di belle arti Gabriele Rossi.

“I Quaderni per la storia di Castel Bolognese – spiega l’assessore alla cultura Luca Selvatici – sono uno strumento di divulgazione importante, al pari di quelli digitali. Il frutto di un prezioso e costante lavoro di ricerca degli studiosi castellani, a loro un dovuto ringraziamento, che aiuta a riempire i vuoti che si creano con il mancato racconto verbale che via via si perde nel tempo e condivide meno storie vere. I Quaderni sono finestre su un mondo che non esiste più”.