Un gesto così semplice e bello che il cuore immenso dei bambini ha reso possibile. Sant’Agata sul Santerno è uno dei paesi più martoriati dall’alluvione della primavera scorsa: nella notte tra il 16 e il 17 maggio l’esondazione del fiume non ha risparmiato praticamente nemmeno una casa. Il 95% dei circa tremila abitanti ha subito danni. Purtroppo ci sono state anche vittime. L’orologio del paese, fermo alle 3.45 della notte, segna tragicamente il tempo della disgrazia. Ma Sant’Agata non si è mai arresa. Il 15 settembre sono state riaperte le scuole. Cittadini, famiglie e imprese hanno iniziato la lunga e dolorosa opera di ricostruzione. Con quella voglia di tornare alla normalità, di ritrovare i propri riferimenti e le abitudini, con quelle piccole certezze della vita quotidiana che sono l’essenza dei territori. E che i bambini nella loro purezza hanno raccontato con un gesto meraviglioso. I piccoli della Scuola dell’infanzia “Asilo Azzaroli” di Sant’Agata sono andati tutti assieme nella filiale della Cassa di Ravenna che era stata appena riaperta dopo i necessari lavori di ripristino e messa in sicurezza. Hanno cantato cori, improvvisato una piccola festa, poi hanno realizzato disegni e altri lavori per celebrare questo momento indelebile per loro e per la comunità. Un gesto pieno di significato perché proprio quella filiale e quelle persone che ci lavorano sono tra i pochi riferimenti del paese: un ufficio sempre disponibile per tutti, attento alle esigenze delle persone, un incrocio di vite e di storie che vanno oltre la banca e il servizio, che sono comunità e fiducia, solidarietà e vicinanza, forza e certezza. Un po’ quello che è la Cassa di Ravenna, la banca del territorio, privata e indipendente, dal 1840 vicina ai cittadini in tutti i modi possibili, soprattutto nelle emergenze. E il riconoscimento spontaneo dei bambini ne è la prova più bella, al di là dei bilanci, delle statistiche, dei valori, delle quotazioni, dei listini. Poesia e umanità. I bimbi sono stati ricevuti dalla responsabile di filiale, commossa e riconoscente per un gesto che ricorderà per sempre. Da quella notte del 16 maggio il primo vero sorriso che unisce e rincuora tutti: mentre il paese ancora si sta riprendendo, mentre le aziende e le famiglie sono impegnate al 100% per ricostruirsi la propria vita, il nostro futuro ci regala l’immagine più bella. Alla quale la Cassa di Ravenna è e resterà sempre affezionatissima e riconoscente perché proprio questa funzione di punto di riferimento di una comunità, di garanzia di normalità, di vita e di crescita è motivo di orgoglio e stimolo ad essere ancora più responsabile e vicina ai nostri territori, soprattutto nei momenti di grande difficoltà come quelli attuali.