“Un’esperienza vissuta dal Raggruppamento Gev Legambiente Ravenna, una settimana con dieci ragazzi reclutati da lavoriamo in comune che hanno scelto di aderire al laboratorio delle magliette gialle “Biodiversità e aree protette”. Racconta Michele Moretta, GEV di Legambiente Ravenna e coordinatore del laboratorio. Cinque pomeriggi passati in escursione attraverso le aree più naturali e protette del nostro ricco territorio. Resistendo al caldo, attraversando sentieri a volte impervi, tra i rovi, gli insetti…

Cinque pomeriggi di informazione, di didattica, trattando temi di ambiente, di protezione, tutela, di flora spontanea, di fauna minore, bussola, orientamento, tracce ed orme… Sono state fornite informazioni, sulla fauna selvatica, sono stati dissipati dubbi, sul lupo, la vipera, l’istrice…

Un intero pomeriggio dei cinque trascorso esplorando l’ambiente dall’alto, con l’ausilio della tecnologia dei nostri droni, imparando alcuni preziosi principi fondamentali, l’aereodinamica, il volo, le manovre, la sicurezza, la visione notturna, più le prove pratiche sulle norme di comportamento in caso di avvistamento di un incendio o in caso di ricerca di persona scomparsa.

Una settimana di crescita per il raggruppamento GEV di Legambiente Ravenna, per la prima volta impegnato in una attività così coinvolgente… augurandoci che sia stata una settimana di crescita personale anche per gli splendidi dieci ragazzi che ringraziamo immensamente. Ringraziamenti Speciali ai loro genitori per la volontà di portarci tutti i giorni, i loro ragazzi, in un punto di ritrovo diverso e per la fiducia che ci hanno concesso. Ringraziamenti speciali anche per Rocco Penazzi, autore di una bellissima lezione, Roberto Gardini, che ci ha permesso di concretizzare questa iniziativa, Maria Rosso che ci ha accompagnato tutti i cinque pomeriggi.

“Un ringraziamento alle Gev Fabiana, Roberto, Lorenzo, Stefano, Paride, Rino” conclude Michele “…e un grande abbraccio ai nostri ospiti e compagni di viaggio: Allegra, Katrine Giada, Ilaria, Grazia, Filippo, Simone, Oreste, Guglielmo ed Ettore.”