05/05/2018 – È un bozzetto di Romolo Liverani da cui fu ricavata una tempera di Tancredi più volte pubblicata, a richiamare l’attenzione sul Giardino Romantico di Palazzo Milzetti, luogo di rara suggestione, voluto dai conti Rondinini a metà dell’Ottocento, con arbusti, cespugli, tappeti erbosi ma anche specchi d’acqua e ponticelli, secondo i canoni del giardino paesaggistico all’inglese. Se il passaggio del tempo e le vicende della storia hanno cancellato quell’immagine poetica e addirittura frazionato l’area in diverse proprietà, resta comunque una preziosa e rara memoria con la sopravvivenza nell’area del Dopolavoro Ferrovieri della Capanna rustica, forse adibita a deposito per gli attrezzi e comunque luogo di sosta. Presenta una struttura lignea in faggio con tetto in cannicciato e all’interno decorazioni illusionistiche a tempera di Romolo e Tancredi Liverani (1851 ca.) In occasione della Seconda Giornata Nazionale dei Beni Comuni che coinvolge le Sezioni di Italia Nostra diffuse sul territorio italiano, allo scopo di diffondere la cultura della tutela e la consapevolezza del ruolo dei Beni Culturali e del paesaggio, la Sezione di Faenza pone all’attenzione della comunità locale e nazionale la Capanna Rustica del giardino di Palazzo Milzetti, per la situazione preoccupante in cui versa: “Il degrado del fragile e delicato coperto, oltre all’umidità che sta aggredendo il legno di faggio, stanno compromettendo la struttura e le decorazioni interne di questo raro manufatto. È urgente una presa di coscienza sulla necessità inderogabile di un recupero e creare le condizioni per la conservazione oltre a valutare la possibilità di una gestione in relazione al vicino Palazzo Milzetti (cui storicamente apparteneva) di proprietà dello Stato e sede del Museo Nazionale dell’Età Neoclassici”.
Domenica 13 maggio, a partire dalle ore 10, è stata organizzata una mattinata dedicata alla storia della Capanna Rustica. L’appuntamento è nel giardino del Dopolavoro Ferrovieri.