Chiarire la situazione del ponte mobile sul canale Candiano. A sollecitare specifici chiarimenti per un’opera giudicata “a valenza strategica nell’ambito della logistica stradale del comune di Ravenna” è Giulia Gibertoni (gruppo Misto).

La capogruppo, ricorda come tale infrastruttura fin dal 2010 sia oggetto di una specifica intesa tra Comune e Autorità portuale di Ravenna, per cui il municipio romagnolo “avrebbe già dichiarato di non avere alcun potere né alcuna responsabilità su quanto accaduto e che eventuali problemi o errori verificatesi non possano, in nessun modo, essere imputabili ad esso”.

In dettaglio, Gibertoni informa come nel 2018 l’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale aveva affidato un incarico di collaudo tecnico-funzionale dell’opera (costato poco meno di 22 mila euro) dopo un normale periodo di manutenzione e gestione ordinaria del manufatto e un intervento di manutenzione straordinaria per un importo di poco superiore ai 950mila euro, al fine di verificare la perfetta rispondenza della stessa “anche tenuto conto della sua valenza strategica nell’ambito della logistica stradale del Comune di Ravenna e dell’area portuale in particolare”.

A fronte della nuova chiusura registrata a causa della superficie dell’infrastruttura molto scivolosa sia sul ponte che su una delle rampe di accesso, la capogruppo chiede anche conferma della spesa di 953mila euro per l’intervento di manutenzione straordinaria effettuato, “se sia stato realmente effettuato il collaudo tecnico dei lavori di manutenzione straordinaria del ponte mobile e, in caso negativo, quale sia la ragione per tale mancanza, oppure se sia stato effettuato il collaudo e perché non avrebbe rilevato il problema”.