Nel corso delle attività di vigilanza poste in essere dalla Guardia di Finanza di Ravenna a tutela della regolarità delle importazioni, è stato sottoposto a controllo, in prossimità del locale Porto, un container proveniente dalla Cina contenente materiale tessile.
Dall’apertura del container e degli imballaggi in esso contenuti è stato notato che i capi tessili importati erano connotati da etichette descrittive della qualità del prodotto facilmente rimovibili, peculiarità che ha indotto i finanzieri a effettuare ulteriori approfondimenti presso la società destinataria dei prodotti.
Gli esiti del controllo, quindi, hanno evidenziato come quest’ultima avrebbe provveduto alla commercializzazione dei medesimi capi, predisponendo una confezione con indicazioni errate circa l’effettivo produttore e distributore in Italia, violando, pertanto, le specifiche prescrizioni contenute nel Codice del Consumo.
Tale normativa, infatti, prevede che negli imballaggi siano chiaramente visibili e leggibili, tra le altre, le indicazioni relative alla ragione sociale e alla sede legale del produttore o di un importatore stabilito nell’Unione europea.
Conseguentemente i prodotti, quantificati in 238.159 e del valore commerciale stimato di circa 1 milione di euro, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo, fino a che l’operatore commerciale, non provveda al pagamento di una sanzione irrogata dalla Camera di Commercio di Ravenna e alla regolarizzazione dell’illecito mediante l’apposizione delle informazioni normativamente richieste.
Il servizio svolto conferma il ruolo di polizia economico-finanziaria assolto dalla Guardia di finanza e la costante attenzione delle Fiamme Gialle di Ravenna, soprattutto nel periodo delle festività natalizie, al contrasto di ogni violazione delle norme apprestate a tutela del made in Italy e dei consumatori, nella prospettiva di garantire la libera e leale concorrenza degli operatori sul mercato.