“A tre metri dagli orti comunali, didattici e sociali di via S.Orsola, e a 237 metri dalla scuola primaria Don Milani, è stato costruito, in pochi giorni, un ripetitore 5 G della Iliad, alto 30 metri.

Come ortolani, cittadini e genitori, siamo preoccupati e amareggiati perché è l’ennesima decisione piombata dall’alto, senza nemmeno informarci o consultarci. Il Comune aveva ricevuto la richiesta Iliad a giugno 2022, ma da allora non ha ritenuto necessario informare il presidente del centro sociale Corbari,  né tantomeno la scuola. Eppure questi sono luoghi sensibili assiduamente frequentati dalle fasce più fragili: anziani, disabili, bambini.

L’Associazione ISDE e buona parte della comunità scientifica sottolineano che gli effetti dell’elettromagnetismo ad alta frequenza non sono ancora noti (soprattutto quelli a lungo termine) e proprio per questo si invoca il principio di precauzione, inibendo l’installazione nelle vicinanze di ospedali, scuole, asili, luoghi sensibili. Sono stati documentati anche effetti negativi del 5G sugli insetti impollinatori, tanto utili all’ecosistema degli orti urbani.

Perché il Comune non ha contrattato con il privato un luogo più appropriato, visto tutto lo spazio disponibile in piena campagna?

A inizio maggio abbiamo inviato una lettera aperta al Comune con le prime 70 firme di ortolani, abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti. Il Comune non ha risposto neppure alla richiesta di chiarimento del presidente del Centro Sociale.

La nostra richiesta è stata girata alla Iliad, che come controinteressato poteva opporsi entro 10 giorni, solo con motivazione ben precisa, ma da allora non abbiamo ricevuto nulla.

Comprendiamo le difficoltà e i ritardi causati dall’alluvione, ma queste difficoltà non hanno impedito di costruire il ripetitore a tempo record.

Non è ancora allacciato alla rete elettrica e noi abbiamo assoluta urgenza di sapere chi controllerà le emissioni, se sarà fatta una valutazione sanitaria sui rischi connessi, e chiediamo di poter essere coinvolti con un nostro perito nel controllo dell’inquinamento elettromagnetico conseguente.

Nel cartello di cantiere abbiamo notato parecchie incongruenze e chiediamo chiarimenti:

• la via segnata è Monte di Pietà 2 e non via S.Orsola, strada da cui parte l’accesso al cantiere;

• c’è scritto testualmente “installazione di Stazione Radio Base per rete di telefonia mobile di Iliad su struttura esistente”. Ma in quel punto non c’era alcuna struttura esistente, solo un campo di grano. Hanno perforato il terreno e gettato le fondamenta.

• Nella parte relativa alla sicurezza del cantiere, si dichiara che “non ci sono interferenza a meno di 30 metri”. Eppure ci sono gli orti sociali con le “capanne”, a meno di 10 metri! Non sono considerate interferenze?

Siamo determinati ad approfondire ed eventualmente agire per vie legali.”