“Non mi entusiasmano le gare a chi è più cattolico. Tanto meno quelle lanciate da ‘cattolici’ che travisano la realtà, snaturando principi e direttive etiche e morali che dovrebbero essere connaturati con chi si riconosce nel vasto panorama dei credenti. Crediamo che la discesa in campo di questa schiera di sedicenti ‘cattolici doc’ sia molto più legata alla battaglia politica in vista delle elezioni comunali a Faenza, che in difesa di principi universali che non solo sono totalmente condivisi dalla Lega, ma che ormai solo il centrodestra sta sostenendo e difendendo in questo Paese”.
Il segretario della Lega Romagna Jacopo Morrone replica al documento firmato da 67 cattolici faentini.
“Penso, per esempio, al diritto alla vita dal concepimento fino alla morte, penso alla tutela della famiglia come società naturale, penso al diritto a non praticare l’aborto e a mettere in attuazione lo spirito della legge 194, penso alla libertà di educazione, penso alla libertà di pensiero e parola messa a rischio dal ‘politicamente corretto’, un’ideologia tanto illiberale e intollerante da imbavagliare per primi i credenti. Dunque, non sono i principi a spingere la discesa in campo di questo gruppo, ma il timore crescente della classe politica di sinistra che ha governato Faenza di essere spodestata dai luoghi di un potere consolidato e conservato gelosamente per decenni. Sarebbe questa la ‘visione aperta che guarda oltre lo specifico interesse’ declamata dai 67 firmatari del documento? Certamente non può che scorgersi una nota di profonda arroganza, estranea ai principi e alla cultura che si sostiene di professare, nel ritenersi detentori unici di certi valori, escludendo aprioristicamente e senza alcun confronto che anche altre forze politiche abbiano nel loro DNA culturale e morale principi a sostegno del bene comune. Il dubbio che sorge prepotente è che una certa area di cattolici abbia perso di vista la scomparsa progressiva del sentimento religioso dalla nostra vita incalzato da una perniciosa visione relativista e nichilista e da un invadente e ipocrita conformismo, ingenerati senza ombra di dubbio da quel ‘nuovo umanesimo’, come qualcuno l’ha chiamato, che promuove una nuova religione sincretista, migrazionista, scientista, antinazionale, antidentitaria e che punta a negare le radici cristiane della nostra civiltà. Conosciamo tutti bene l’area cultural-politica che ha innescato questa deriva ed è davvero stravagante che oggi chi va a suo sostegno siano proprio certi ‘cattolici’”