Lunedì 27 novembre si celebrerà la 79esima commemorazione dei martiri dell’eccidio di Madonna dell’Albero, la strage nazista avvenuta a pochi chilometri a sud-ovest di Ravenna in cui persero la vita, nel 1944, 56 civili.

La cerimonia promossa in collaborazione il Consiglio territoriale Ravenna sud, il Comitato cittadino di Ponte Nuovo e Madonna dell’Albero e l’Anpi, prenderà il via alle 10 alla scuola primaria “Grande Albero” di Madonna dell’Albero, in via Cella 32, dalla quale partirà un corteo, accompagnato dalla banda musicale cittadina, diretto verso la parrocchia di Madonna dell’Albero per un omaggio alla lapide di Don Domenico Turci, in via Cella 99.

Il corteo proseguirà poi verso il Sacrario dei 56 Martiri, in via 56 Martiri, dove avrà luogo la deposizione di corone in memoria delle 56 vittime della barbarie nazista.

Dopo il saluto di Maria Grazia Guardigli, presidente del Consiglio territoriale Ravenna Sud, è previsto un intervento a cura dell’assessora al Decentramento Federica Moschini.

Nell’occasione interverranno con letture e riflessioni anche i bambini e le bambine delle classi quinte delle scuole primarie Grande Albero di Madonna dell’Albero e Gulminelli di Ponte Nuovo entrambe dell’Istituto comprensivo Ricci-Muratori.

La partecipazione alla cerimonia rappresenta il momento finale di una serie di incontri formativi dedicati agli eventi storici che hanno portato all’eccidio, tenuti della storica Laura Orlandini dell’Istituto Storico della Resistenza di Ravenna. Un modo per avvicinare le giovani generazioni che abitano quel territorio ad una storia sicuramente lontana ma ricca di stimoli per comprendere non solo il secondo conflitto mondiale, ma anche i valori costituzionali di democrazia, pace, libertà e uguaglianza che stanno alla base della nostra Costituzione repubblicana.

La storia

Il 27 novembre 1944 si consumò la più spietata strage nazista avvenuta in provincia di Ravenna, nella quale 56 civili furono barbaramente uccisi da truppe tedesche.
Le vittime furono prese nelle case di via Nuova (oggi via 56 Martiri) e radunate in un vicino capanno di canne dove, dall’esterno, vennero mitragliate a morte e poi nascoste sotto il letame. Vi fu un unico superstite, che riuscì a scampare al massacro rifugiandosi in una botte incassata nel terreno. Delle 56 vittime 16 erano bambini, 8 anziani, 17 donne, 15 uomini.
Dieci giorni prima, il 17 novembre, alla vigilia del suo trentesimo compleanno, don Domenico Turci, parroco di Madonna dell’Albero, venne sorpreso da una pattuglia tedesca mentre segnalava la presenza di mine con ramoscelli. Il religioso venne arrestato e condotto al comando tedesco di Ravenna. Da allora di lui non si è saputo più nulla e il suo corpo non è mai stato ritrovato.

In caso di maltempo la cerimonia si svolgerà al Bronson in via Cella 50 a Madonna dell’Albero.