È deceduto ieri sera, all’età di 85 anni, Armando Fico, storico segretario generale della UIL di Ravenna dal 1982 al 1992. Nell’esprimere le condoglianze alla famiglia ed in particolare alla figlia Milena, il presidente di TCR Giannantonio Mingozzi lo ricorda “nel suo straordinario impegno per consolidare l’industria ravennate, ai tempi dell’ANIC guidata da Enrico Mattei, della SAROM di Monti, poi dell’AGIP e dell’ENI, in un ruolo che vedeva il sindacato UIL crescere come numero di iscritti e come autorevolezza di fronte al sistema industriale”. Mingozzi ne sottolinea altresì l’appartenenza al pensiero di ispirazione mazziniana, alla famiglia repubblicana del PRI e l’affetto mai dimenticato verso Ugo La Malfa “salutiamo un protagonista della crescita economica di Ravenna, un sindacalista coraggioso che assieme a Manlio Monti, Gnani, Pinza e tanti altri costruì le fondamenta di un moderno sindacato dei lavoratori”.

La UIL ricorda la figura di Armando Fico attraverso le parole del Segretario Generale Carlo Sama: “Con la scomparsa di Armando Fico, la UIL e il sindacato ravennate tutto, oltre che un amico,  perdono uno dei migliori  esponenti  che negli anni ottanta ha contribuito a difendere con competenza e passione gli interessi dei lavoratori e dei pensionati mutuando sempre con equilibrio diritti e doveri.

Armando Fico, sindacalista di Fede Mazziniana e Repubblicana, ha iniziato la propria attività sindacale nel contesto del Petrolchimico Anic, come delegato UIL,  distinguendosi subito per le proprie doti e per la forza delle proprie  idee.

Successivamente, da Segretario Generale, ha saputo coniugare l’interesse dei cittadini e dei pensionati con gli interessi dei lavoratori interpretando al meglio la felice intuizione della UIL come “Sindacato dei Cittadini” e contribuendo alla crescita e al rafforzamento della UIL nella Provincia di Ravenna”.

Nella foto Armando Fico e Giorgio Benvenuto inaugurano la sede della UIL in Piazzetta Padenna.