“Arroganza e supponenza: questo é quanto emerge dalle dichiarazioni rilasciate dall’Assessore all’Istruzione Ouidad Bakkali, a seguito dei disservizi che si sono verificati nei primi giorni di scuola nel servizio scuolabus delle Ville Unite” il capogruppo di La Pigna, Veronica Verlicchi, attacca duramente assessore e giunta dopo il primo consiglio comunale ravennate terminata la pausa estiva. Il tema sono alcuni disservizi emersi durante il primo giorno di scuola a danno di alcuni bambini del forese, regolarmente iscritti al servizio di scuolabus garantito dal Comune di Ravenna.
“Non una parola di scuse é uscita dalla bocca dell’Assessore a favore delle dei bambini e dei ragazzi che si sono ritrovati a vagare per ore per il forese in balia di autisti che non conoscevano il percorso da seguire così come l’ubicazione delle scuole di destinazione degli studenti.
Per non parlare della mancanza degli obbligatori accompagnatori previsto sugli stessi scuolabus, che ha fatto si che molti bambini, sopratutto quelli del primo anno di elementari, non siano arrivati a scuola perché non conoscevano la fermata alla quale scendere.
Eppure la data di inizio dell’anno scolastico é ben nota fin da prima del termine dell’anno scolastico precedente. Quindi, la Bakkali aveva tutto il tempo per organizzare a dovere il servizio di scuolabus in previsione del nuovo anno scolastico.
E dire che proprio alla vigilia dell’inizio della scuola, la stessa Bakkali si era profusa in dichiarazione trionfali sulla perfetta organizzazione del servizio scuolabus, assicurando studenti e famiglie che tutto era pronto e perfettamente funzionante.
Dichiarazioni che arrivavano a seguito di un sopralluogo della Bakkali insieme ai tecnici dell’ufficio istruzione del Comune, presso la sede logistica della Ditta assegnataria del servizio.
Eppure, i primi 2 giorni di scuola si sono rivelati una vera e propria odissea per gli studenti delle Ville Unite, per il loro famigliari e per gli insegnanti.
E questo grave fatto non può non avere conseguenze sulla prima responsabile: l’Assessore Bakkali, appunto.
Autisti che non conoscevano né il percorso né l’ubicazione delle scuole dove portare i bambini. Una ragazzina é stata lasciata addirittura a piedi e un bambino portato a casa con notevole ritardo in quanto l’autista si era perso. La mancanza degli accompagnatori sugli scuolabus nella giornata di lunedì ha fatto si che alcuni bambini del primo anno non siano arrivati a scuola perché non ne conoscevano la fermata. Pochi i mezzi operativi rispetto a quelli necessari, linee sovraffollate che costringono molti bambini studenti a fare il tragitto in piedi, sedute degli scuolabus troppo piccole per i ragazzini delle medie.
Insomma un disastro su tutta la linea.
E la Bakkali, a fronte di tutto questo, cerca di scaricare la colpa su Intercent – Er, l’agenzia della Regione che indice le gare per conto dei Comuni.
Ma la responsabilità del servizio e del controllo della sua gestione spetta al Comune di Ravenna e specificatemente al suo assessorato.
Un servizio che, peraltro, non é gratuito per le famiglie che lo pagano in base all’Isee, con quote che vanno dai 300 € in su.
Ci chiediamo cosa intenda fare il Sindaco Michele de Pascale di fronte a questa penosa situazione è all’atteggiamento del suo Assessore all’Istruzione.
Inutile dire che sarebbe il caso che De Pascale revocasse immediatamente le deleghe conferite all’Assessore Ouidad Bakkali per la sua manifesta incapacità.
Per conoscere le sue intenzioni, se ne ha, abbiamo depositato un question time che verrà discusso il prossimo 24 settembre in Consiglio comunale”.