“I costi di ripristino dello scempio dei 7.700 mq della pineta di Marina Romea siano, non possono e non devono essere a carico del Comune e quindi della collettività ravennate.
E’ proprio questo il rischio ad oggi più che concreto: ovvero che sia il Comune di Ravenna, per sua stessa scelta, ad aprire il portafogli.
Il Comune però dimentica che l’area in oggetto, acquisita nel 2016 dallo stesso Comune tramite regolare cessione dalla società Valore e Sviluppo Spa, ha un contratto di custodia che individua proprio la Valore e Sviluppo Spa quale soggetto responsabile della salvaguardia della suddetta superficie.
La Valore e Sviluppo spa, società di proprietà di diversi soggetti appartenenti a Legacoop Romagna e Legacoop Nazionale, è responsabile ai sensi del codice civile della custodia del bene ceduto in virtù dell’autorizzazione alla realizzazione dell’impianto da golf da realizzarsi tra le località di Marina Romea è Casalborsetti
Recita infatti l’art. 2051 del Codice Civile: (Danno cagionato da cosa in custodia):
“Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”.
A fronte di tale condizione, l’idea che i notevoli costi di ripristino della pineta siano a carico del Comune è inacettabile anche dal punto di vista formale, poiché apre all’ipotesi di un danno all’Erario.
Va poi evidenziato come a seguito della pressione da noi esercitata sugli uffici comunali, i responsabili del servizio Patrimonio e Ambiente ci abbiano informato che tra i loro servizi e la Valore e Sviluppo spa non è intercorsa alcuna corrispondenza dal 2016 ad oggi.
Vale a dire che il Comune di Ravenna non ha mai ritenuto utile, se non necessario, dialogare con chi sta custodendo un’area di sua proprietà.
Cosa di una gravità inaudita.
A questo punto una domanda sorge spontanea: chi poteva avere interesse a disboscare quell’area per giunta in pieno giorno e sostenendo addirittura i relativi costi per il taglio degli alberi?

E ancora: perché l’amministrazione de Pascale non addebita i costi di ripristino al custode dell’area che – lo ricordiamo – fa parte della galassia di cooperative “rosse” locali?

Una vicenda vergognosa sulla quale, come sempre, ci impegniamo a far emergere la verità.
A questo scopo, stiamo inviando esposto dettagliato alla Procura della Repubblica di Ravenna e abbiamo presentato una specifica interrogazione al Sindaco de Pascale .
Riservandoci di inviare anche un’esposto alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti.”