23/04/2018 – È di questa settimana l’annuncio che sono 55 i siti turistici della Romagna e di Ferrara visitabili gratuitamente nel 2018 con la Romagna Visit Card. Costando 17 euro, lo stesso prezzo del 2017, essa consentirebbe un risparmio di circa 280 euro a quanti li visitassero tutti. È acquistabile, oltreché per via digitale, in tutti i siti stessi. Tra quelli di Ravenna, sono stati confermati i patrimoni Unesco della Basilica di Sant’Apollinare in Classe e del Mausoleo di Teodorico, la Domus dei Tappeti di Pietra, Cripta Rasponi e Giardini Pensili, il MAR (Museo d’Arte Ravenna), Tamo, la Casa delle Marionette e il Museo NatuRA a Sant’Alberto. Sono ancora esclusi i monumenti Unesco gestiti dalla Curia, tra cui la basilica di San Vitale, il mausoleo di Galla Placidia e la basilica di Sant’Apollinare Nuovo. Su questo problema, ho rivolto al sindaco, un mese fa, in attesa di risposta, un’interrogazione: “Sui rapporti con l’Opera di Religione per una promozione unitaria dei monumenti patrimonio Unesco dell’Umanità”. Con l’occasione, si è avuto anche un interessante rendiconto dell’iniziativa per il 2017. Se ne ricava che gli accessi avvenuti tramite la Visit Card sono stati 10.200, dato non esaltante considerando che è stato pari ad una media di soltanto tre luoghi del circuito per ciascun possessore. Gli accessi ai siti di Ravenna e provincia sono stati però 5.500 circa (il 56%). Al primo posto, preceduta solo dalla grande mostra “Art Decò” di Forlì, si è piazzata la Domus dei Tappeti di Pietra, seguita dal mausoleo di Teodorico, dalla basilica di Sant’Apollinare in Classe e dal museo Nazionale. Non è stato menzionato il MAR, ex punta di diamante della città di Ravenna, ma lo si comprende leggendo nel bilancio dell’Istituzione stessa che nel 2017 i visitatori del MAR che hanno usufruito di questa card sono stati 210, in media mezza persona per giorno di apertura. Ad avere acquistato la Visit Card al MAR sono stati due in tutto l’anno. Anche questo è un problema di qualità culturale dell’offerta turistica sul quale Lista per Ravenna richiama con forza l’attenzione della città e del suo governo.