Campagna e frutteti ancora presi di mira dal maltempo che nel tardo pomeriggio di ieri ha interessato gran parte della nostra provincia. Danni ingenti si registrano in particolare nel territorio della Bassa Romagna dove la perturbazione, caratterizzata da venti molto intensi e grandine, ha distrutto le reti di protezione su coltivazioni di kiwi, divelto serre e infierito su peschi e albicocchi già compromessi dalle gelate di primavera.

Due le zone più colpite, quella di Bagnacavallo, al confine con il Comune di Russi, dove raffiche di vento superiori agli 80km/h hanno letteralmente schiantato giovani impianti di albicocchi ‘in allevamento’ e quella di Conselice, per la terza volta in poco più di un mese presa di mira dalla grandine. La zona a sud di Ravenna, tra Castiglione di Ravenna e Savio, è invece stata travolta da una vera e propria bomba d’acqua che ha allagato i campi coltivati a seminativi e orticole. La tempesta di piena estate conferma la tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una elevata frequenza di eventi estremi con manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi. L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con sfasamenti stagionali ed eventi estremi che hanno causato una perdita in Italia di oltre 14 miliardi di euro nel corso dell’ultimo decennio.

Coldiretti Ravenna sta già contattando tutti gli associati delle zone colpite dal maltempo al fine di delineare con precisione il territorio danneggiato, accertare le reali perdite economiche e fondiarie subite e procedere così con la richiesta propedeutica all’applicazione dei benefici di legge applicabili.