“La centrale a biomasse di Russi (in provincia di Ravenna) è ancora conforme agli standard ambientali richiesti, viste le limitazioni previste dal Piano aria (Pair 2020)?”. È una delle domande che pone alla Giunta Andrea Liverani, consigliere regionale della Lega, in un’interrogazione nella quale ripercorre il processo di trasformazione dello zuccherificio Eridania di Russi, chiuso nel 2006, e oggi convertito in un impianto a biomasse che dovrebbe aprire i battenti a breve.

“La riforma dell’Organizzazione comune di mercato (Ocm) del 2006 ha imposto la chiusura in Italia di 15 dei 19 zuccherifici presenti”, scrive Liverani nell’interrogazione depositata. “Fra gli impianti destinati alla chiusura definitiva, era presente anche lo zuccherificio Eridania di Russi. Negli anni seguenti sono stati avviati gli iter burocratici per la costruzione di un impianto a biomasse da 30 megawatt, gestito dalla società Powercrop. La centrale- continua il leghista- avrebbe dovuto bruciare residui lignei a chilometro zero e nella stessa avrebbero trovato sistemazione lavorativa una trentina di addetti”.

Ma il progetto, ricorda l’esponente del Carroccio, sin dal principio ha visto opporsi diverse associazioni e gruppi di cittadini che nel 2011 fecero ricorso al Tar per impedire la costruzione dell’impianto. Ricorso accolto dal Tribunale amministrativo regionale ma ribaltato dal Consiglio di Stato. Sono partiti, pertanto, i lavori con la centrale che avrebbe dovuto essere operativa entro l’estate del 2018, “condizione sine qua non- specifica Liverani- per PowerCrop per godere dei fondi del’Unione Europea”.

Nel luglio 2018 si è assistito al cambio di proprietà dell’impianto, che è passato da Enel Green Power a F2i SGR, Fondo Italiano per le Infrastrutture, Società per Azioni controllata dal Ministero dell’Economia e partecipata dalla Cassa Depositi e Prestiti, Unicredit Group e da Intesa Sanpaolo.

“La Giunta regionale- continua il leghista- in una risposta ad un’interrogazione, comunicò che l’impianto sarebbe entrato in funzione nella primavera del 2019. Le ultime comunicazioni dell’azienda proprietaria parlano del mese di novembre, come periodo per l’accensione dell’impianto”. Per questo Liverani chiede “quale sarà la data di apertura e di messa in funzione dell’impianto”.