Le proteste scoppiate in Iran dopo l’uccisione di Mahsa Amini nel settembre del 2022 hanno fatto lungamente parlare i media di tutto il mondo, portando in primo piano le gravi condizioni di discriminazione che vive il popolo iraniano ed in particolare le donne.

Donne che, rifiutando il ruolo di ultime tra gli ultimi in cui il violento regime patriarcale iraniano ha da sempre cercato di relegarle, si sono prese con coraggio e determinazione la testa della rivolta, guidando le proteste e trascinando con sé i giovani e gli uomini, senza timore per le conseguenze sulle loro vite.

Poi i riflettori si sono spenti, ma la lotta carsica delle donne iraniane prosegue, tra proteste di piazza e momenti meno manifesti. L’incontro di venerdì 30 giugno alle 20.45 al Fem Garden di via Rocca ai Fossi, con Leila Karami e Azam Bahrami, sarà dunque l’occasione per fare il punto sulla rivolta e l’attivismo delle donne iraniane.

Leila Karami insegna letteratura iraniana all’Università La Sapienza di Roma. Si occupa di studi di genere con particolare focus sulla questione femminile in Iran.

Azam Bahrami è attivista e scrittrice. Si occupa di diverse problematiche iraniane come la condizione economica delle donne, discriminazione e limitazione sulle donne, il ruolo delle donne in sviluppo sostenibile, il fenomeno dell’immigrazione femminile, la questione dell’inquinamento ambientale e le varie forme di violazione dei diritti umani.