foto di repertorio

Bunge ha recentemente portato a termine un’iniziativa di rimboschimento nella città di Ravenna per sostenere gli sforzi locali in materia di ambiente e sostenibilità. Il progetto, lanciato dalla Regione Emilia-Romagna, fa parte dell’iniziativa di riforestazione della città “Mettiamo radici per il futuro” che sostiene la piantumazione e promuove il patrimonio boschivo della regione piantando e facendo crescere nuovi alberi sul territorio.

Il progetto si è concluso con la piantumazione di più di 2.000 alberi in tre diverse aree del comune (Viale Alberti, Via del Melograno e Via Lago di Vico) – che rappresenta quasi un quarto dell’obiettivo totale del comune di piantare più di 8.000 alberi nel 2021. L’area boschiva copre più di 54.400 m2 – approssimativamente la dimensione di sette campi da calcio e mezzo.

Guidati da un agronomo professionista, il team di Bunge in Italia ha identificato le specie più appropriate per le aree pertinenti in modo da garantire l’adeguata distribuzione e la giusta assistenza agli alberi piantati.

“Il nostro impegno per la città di Ravenna si estende oltre il lavoro che svolgiamo ogni giorno nei nostri stabilimenti di Porto Corsini”, afferma Saverio Panico, direttore commerciale di Bunge in Italia. “Questa iniziativa fa parte del nostro continuo impegno a sostenere l’ambiente nella regione e ad agire come partner della città e dei pianificatori regionali nello svolgere queste attività di sostenibilità”.

“Si coglie con favore –commenta in proposito l’Assessore al Verde Pubblico e Riforestazione del Comune di Ravenna, Avv. Igor Gallonetto – l’impegno e l’attenzione rivolta da Bunge, ad una tematica così importante come quella del rimboschimento della città, da sempre al centro delle priorità di questa Amministrazione Comunale. L’augurio è quello di potere continuare su questa strada di collaborazione, con partners attenti a queste tematiche, come Bunge; nell’impegno comune di contrastare anche con queste iniziative, i drammatici cambiamenti climatici, cui la messa a dimora di migliaia di alberi, è via da perseguire in un necessario connubio tra pubblico e privato.”