È partito dall’ex “Casa del custode” delle Cappuccine il primo dei tre grandi interventi di riqualificazione che coinvolgeranno nei prossimi anni il centro culturale e che, una volta completati, restituiranno alla comunità il più importante luogo della cultura cittadino con un’impiantistica completamente rinnovata e maggiori funzionalità che andranno a connettere Museo, Biblioteca, Archivio Storico, Fototeca e parco delle Cappuccine.
La porzione di fabbricato, che ha due ingressi indipendenti su via Garibaldi, vedrà diversi interventi strutturali-architettonici, approvati dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Ravenna.
Oltre a una diversa sistemazione degli spazi interni per consentire una migliore fruizione degli ambienti si procederà alla realizzazione di nuovi impianti elettrici e di riscaldamento, con particolare attenzione al tema dell’efficientamento energetico, che sarà garantito anche dalla sostituzione di infissi con nuovi più performanti e dall’installazione di controsoffitti coibentati.
Si procederà inoltre alla tinteggiatura e pulizia della facciata di via Garibaldi e delle inferriate al pianterreno, alla sistemazione del cortile interno
I lavori permetteranno di annettere il fabbricato, ora non comunicante e adibito a deposito, alle funzioni del Centro culturale di Bagnacavallo. Al piano terra il vecchio archivio cambierà destinazione d’uso esarà al servizio del progetto Fototec@.
Esegue i lavori l’impresa Mulinari di Ravenna.
L’importo di questo primo intervento di riqualificazione del centro culturale Le Cappuccine è di circa 410mila euro, 280mila dei quali di contributo regionale.
«Questa nuova importante opera – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Francesco Ravagli – si inserisce a pieno titolo nel percorso di recupero dei principali contenitori del centro storico che ha caratterizzato l’operato dell’Amministrazione comunale di Bagnacavallo negli ultimi anni. Dopo aver restituito alla città il Ridotto del Teatro Goldoni e l’ex Mercato Coperto, ora siamo impegnati su questo contenitore che permetterà di ampliare ulteriormente l’offerta culturale del nostro territorio e riqualificare anche dal punto di vista estetico una delle principali zone del centro storico.»