17/03/2018 La Stagione Danza 2017-18 si conclude questa sera alle 20.30 (replica domenica 18 alle 15.30) al Teatro Alighieri con l’appuntamento con Aterballetto, che presenta Words and Space e Bliss: da una parte un repertorio barocco accompagna i danzatori in un dialogo con il proprio io, dall’altra un capolavoro del jazz – quel Köln Concert che Keith Jarrett improvvisò al piano nel 1975 – ispira una coreografia giocosa e fresca. Colonne sonore e intenti apparentemente molto lontani, ma che Aterballetto combina in un’unica serata di altissima qualità. Il coreografo ceco Jiří Pokorny firma Words and Space, metafora di un dialogo intrapersonale e un racconto intimo che rivela tutta la vulnerabilità e autenticità dell’esperienza individuale, mentre la musica di Jarrett, vero e proprio ritratto di una generazione, ha guidato lo svedese Johan Inger nella creazione di Bliss. La Stagione è stata resa possibile dal contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dalla partnership di Unipol Banca. In Words and Space i corpi – sempre sbalzati dal controluce – portano in scena un “monodialogo”, come lo definisce il coreografo stesso, cioè un dialogo con il proprio io: lo scopo è quello di evocare il mondo interiore e dare spazio all’esperienza nuda, e personalissima, degli interpreti. Una creazione che beneficia del dono della sintesi: Jiří Pokorny possiede infatti l’abilità di non essere mai prolisso, mai ridondante; ogni elemento è necessario e, di conseguenza, sincero, portando alla naturale conclusione l’incontro fra repertorio barocco (con arie di arie di Georg Friedrich Händel e il contributo del sound design di Yukari Sawaki) e movimenti dei danzatori. Un brano che “doveva andarsene così come era venuto”: così Keith Jarrett definì l’improvvisazione all’Opera di Colonia che è diventato l’album jazz solista di maggiore successo al mondo. Johan Inger ne ha raccolto la sfida compositiva ed emotiva, facendone l’occasione per una coreografia – Bliss – che sembra sempre sull’orlo dell’improvvisazione, contagiosa e colorata: i danzatori in costumi semplici (camice, jeans, gonne) formano e sciolgono coppie, terzetti, assoli, momenti corali. L’emblematica musica di Jarrett, racconta Inger, “ha ispirato e toccato milioni di persone grazie al suo perfetto tempismo nell’attirare una generazione che si muoveva da una parte all’altra della propria vita. Il mio compito, insieme a quello dei danzatori, è di raccontare come ci relazioniamo con questa musica”. Entrambe le pièces si avvalgono degli eccellenti interpreti di Aterballetto, che – vicina a festeggiare i quarant’anni di attività e successi – è una presenza consolidata e una garanzia di alta qualità nel panorama della danza in Italia. Se i lavori presentati al Teatro Alighieri si distinguono per molti aspetti, a unire i due coreografi c’è l’esperienza con il Nederlands Dans Theater, la prestigiosa compagnia di danza olandese dove entrambi hanno trascorso un periodo della propria formazione. Proprio per il NDT, dopo gli esordi con lo Swedish Royal Ballet, Inger ha firmato molte delle proprie creazioni, che gli sono valse il Benois de la Danse nel 2016. Dopo essersi esibito in vari teatri nel mondo con noti coreografi – da Jiri Kylian a Ohad Naharin – Pokorny oggi collabora con compagnie in Italia, Germania, Ungheria, Repubblica Ceca e Stati Uniti. Si conclude parallelamente Seminaria, il progetto che anche quest’anno ha offerto agli allievi di danza la possibilità di lavorare sul palcoscenico dell’Alighieri con ballerini e maîtres de ballet delle compagnie coinvolte nella Stagione, e di assistere al riscaldamento al termine della lezione. Un appuntamento largamente seguito e apprezzato: l’ultima masterclass di domenica 18 – che sarà guidata dal coreografo Philippe Kratz – è infatti già sold-out. Info e prevendite: tel. 0554 249244 – www.teatroalighieri.org Biglietti da 8 a 28 euro. Speciale giovani: under 14 5 euro; 14/18 anni e universitari 50% tariffe ridotte.