“Urge una modifica del regolamento comunale per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, dando attenzione e premialità verso quelle situazioni ingiustamente penalizzate dai Sindaci PD, compreso quello uscente. Questo é uno dei numerosi impegni che la Giunta Verlicchi intende adottare fin dai primi giorni di mandato” affermano Veronica Verlicchi, Candidata Sindaco di Ravenna per l’Alleanza civica guidata da La Pigna e Paola Pantoli, capolista La Pigna per il consiglio comunale.

“Un punteggio maggiore per chi ha una residenzialità storica a Ravenna, l’obbligo di dimostrare che non si possiedono altri immobili, nemmeno nei Paesi d’origine, un punteggio negativo per chi ha morosità pregresse con l’amministrazione e una sottograduatoria dedicata ai padri  o delle madri separati che devono ripartire per rifarsi una vita dopo il divorzio” proseguono Pantoli e Verlicchi.

“Il nuovo regolamento che la Giunta Verlicchi proporrà per l’approvazione al nuovo Consiglio Comunale e su cui si baseranno i bandi per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica,  introdurrà  principi del tutto nuovi rispetto al passato e riporteràequità sociale tra i cittadini residenti all’interno del nostro territorio comunale. Con il nuovo regolamento vogliamo fare in modo che le percentuali di assegnazione degli alloggi, che spettano a chiunque ne abbia realmente bisogno, rispecchino le percentuali di residenza, prevenendo così fenomeni discriminatori, che si alimentano di regole che favoriscono solo alcune categorie di cittadini rispetto ad altre” spiegano Pantoli e Verlicchi.

“Con l’attuale regolamento comunale voluto dai Sindaci PD, il numero degli alloggi popolari assegnati agli stranieri già di per sé superiore alla percentuale dei residenti effettivi in questi ultimi 3 anni, ha subito un significativo aumento. Secondo i dati Acer nel 2018 erano assegnati agli stranieri 436 alloggi pari al 20,8 % , nel 2019  450 alloggi pari al 21,66% e nel 2020 464 alloggi pari al 22, 24%. Un aumento di ben 28 alloggi nonostante gli immobili disponibili siano calati di 10 unità,  passando dai 2096 del 2018 ai 2086 del 2021” affermano Veronica Verlicchi e Paola Pantoli.

“Ecco perché noi intendiamo adottare nuovi criteri, tra cui, il più importante è quello della residenzialità storica per  valorizzare il legame con il territorio. Per ogni anno di residenza a Ravenna anche non continuativa, chi fa la domanda otterrà  0,5 punti in più rispetto al punteggio già previsto al fine  di  valorizzare chi effettivamente abita, lavora e ha una famiglia in città e nel territorio comunale  da più tempo. Una menzione particolare va poi alla sottograduatoria dedicata ai genitori separati che si trovino, dopo il divorzio a dover abbandonare il tetto coniugale” dichiarano Verlicchi e Pantoli.

“Nel  nuovo  regolamento saranno  sottograduatorie a cui assegnare al massimo il 10% degli alloggi disponibili, come ad esempio  quella dedicata ai genitori separati, che si trovano in condizioni di difficoltà economica dopo il divorzio, vuole prevenire la possibilità che una situazione transitoria si trasformi in una povertà più grave. Purtroppo si tratta di un fenomeno noto che di norma colpisce i padri che, all’improvviso, usciti dalla famiglia devono affrontare spese molto alte per il mantenimento dei figli e la ricerca di una nuova abitazione. Siamo convinti che un alloggio popolare in un momento così delicato, possa rendere più facile per il genitore coinvolto ripartire con una nuova vita anche in termini di autonomia economica” afferma La Pigna.

“Tra le nuove regole che verranno introdotte dal nuovo  regolamento c’è il principio dello sfratto incolpevole che assegna un punteggio favorevole, per la prima volta, solo a chi viene sfrattato per motivi dimostrabili di difficoltà economica legati al reddito o al lavoro (licenziamenti, cassa integrazione, malattie ecc). Oltre al principio del non possedimento  di beni immobili valido anche per i cittadini stranieri che devono dimostrare con documenti autenticati (e non più in autodichiarazione) di non essere proprietari di beni immobili in Italia e nei Paesi d’origine. Verrà infine introdotto un punteggio negativo simbolico per i richiedenti che hanno maturato dei debiti nei confronti dell’amministrazione comunale” concludono Veronica Verlicchi e Paola Pantoli.