Pubblichiamo le risposte del Dott. Matteo Tebaldi, Direttore UO Servizio Cardiologia Ospedale  Faenza e Dott.ssa Giulia Ricci Lucchi Direttore U.O. Servizio di Cardiologia P.O. di Lugo a Comunicato FIALS su Cardiologia ospedale Faenza e Lugo.

“Apprendo dai quotidiani quanto dichiarato in merito al Presidio Ospedaliero di Faenza da parte del segretario provinciale della FIALS, Dott. Alfredo Sepe. Ringraziando il Segretario per il sempre puntuale e prezioso lavoro svolto, ritengo che quanto dichiarato non rispecchi la reale situazione del UO Servizio Cardiologia di Faenza. In primis parlare di “taglio ai servizi” da parte dell’AUSL Romagna riferendosi a una Servizio, quello Cardiologico, che a partire da Gennaio 2023, è tornato ad essere una Struttura Complessa, penso sia forviante, considerando anche che dal mio arrivo a Luglio us la Direzione ha investito ulteriormente nel nostro Reparto provvedendo ad assumere tre nuovi Medici Cardiologi. Specialisti che hanno scelto Faenza, per la concretezza del progetto riorganizzativo promosso dall’AUSL Romagna sulla nostra Cardiologia

Infatti attualmente la Cardiologia, oltre a svolgere quotidianamente un servizio di consulenza per il Pronto Soccorso e i Reparti di Degenza, ha organizzato un sistema capillare di presa in carico del paziente che si esplicita nella realizzazione di numerosi nuovi percorsi terapeutici-gestionali volti a rispondere in maniera concreta all’esigenza della popolazione Faentina e non solo. Basti pensare ai numerosi nuovi Ambulatori introdotti (Cardiopatia Ischemica, Aritmologico, Prevenzione Cardiovascolare, Oncologico, Piani Terapeutici, Controllo pacemaker, cardiologia Pediatrica, Cardiomiopatie) ai nuovi percorsi di gestione integrata del paziente con il territorio (PDTA dello Scompenso Cardiaco che vede la presenza di due ambulatori la settimana associati a tre giorni la settimana di gestione in Day-Hospital) oltre al consolidamento della Telemedicina per il controllo  dei Defibrillatori impiantabili. A questo si associa un nuovo percorso gestionale dei pazienti in stretta collaborazione con i Medici di Medicina Generale che hanno la possibilità quotidiana di confrontarsi con il Cardiologo di turno in merito alla problematica cardiologiche dei pazienti. Questo nuova organizzazione oltre a trovare il consenso quotidiano degli utenti, e degli operatori sanitari, ha determinato, più concretamente, una importante riduzione delle liste di attesa per le visite Cardiologiche prioritarie.

In egual modo ritengo che la nuova procedura operativa” Gestione delle Emergenze-Urgenze Cardiologiche Distretto di Faenza” introdotta da Luglio ultimo scorso sia un ulteriore segno dell’attenzione che l’AUSL Romagna ha nei confronti dei cittadini Faentini. Questa procedura prevede la presenza di un Cardiologo reperibile a domicilio per il quale è stato attivato appositamente un servizio di telerefertazione. Negli ultimi tre mesi il cardiologo in tale modalità è stato attivato in 55 casi con una media settimanale di circa 4 volte.  Così facendo il Cardiologo, nelle ore notturne, è in grado di supportare i medici del PO di Faenza nelle decisioni relative alla problematica Cardiologiche dei pazienti ricoverati o che si auto-presentano in Pronto Soccorso. Questa strategia, nell‘ottica di una riorganizzazione ospedaliera per intensità di cura, favorisce un supporto cardiologico specialistico costante anche nelle ore notturne avendo sempre come riferimento per la patologia tempo dipendente il PO di Forlì. Tale patologie richiedono necessariamente la centralizzazione presso le strutture sede di Emodinamica/Elettrofisiologia indipendentemente dalla presenza o meno dello specialista Cardiologo all’interno del Presidio Ospedaliero di afferenza.

Dall’introduzione della nuova procedura ad oggi non si è registrata nessuna criticità o problematica nella gestione dei pazienti.

Ritengo quindi di potere affermare che attualmente a Faenza vi sia un Servizio di Cardiologia forte e responsivo alle esigenze sia Ospedaliere che del territorio, frutto di una importante impegno (in termini di investimento e organizzativi) della AUSL Romagna nei confronti della sicurezza e salute dei Faentini.”

Dott. Matteo Tebaldi, Direttore UO Servizio Cardiologia Faenza

“Condividendo appieno quanto già espresso dal collega, il dott. Tebaldi, riporto le evidenze riguardanti il Servizio di Cardiologia da me diretto presso il Presidio Ospedaliero di Lugo.

A seguito della ridefinizione degli assetti organizzativi indicati dall’AUSL Romagna posso confermare il continuato impegno orientato alla centralità assoluta del paziente, all’appropriatezza della presa in carico, sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico, all’utilizzo delle tecnologie e all’inquadramento assistenziale in relazione alla gravità della patologia.

È assodato e da tempo condiviso che le patologie cardiologiche di gravità rilevante debbano essere trattate laddove le tecnologie e le specifiche specializzazioni trovino una corrispondente collocazione (es: Forlì e Ravenna). Infatti, per il paziente con patologia cardiaca acuta sono stati stabiliti da anni percorsi ormai noti e consolidati, che rispondono alla Rete dell’Emergenza, grazie ai quali questa tipologia di paziente viene tempestivamente centralizzato nell’ Ospedale Polispecialistico, che, nel caso di Lugo, è Ravenna.

Il numero di pazienti centralizzati dal Presidio di Lugo alla Cardiologia di Ravenna, confrontando l’anno 2022 e il 2023, è sostanzialmente invariato (200 vs 220).

Diversamente, gli Ospedali Distrettuali, quali quelli di Lugo e Faenza, sono stati fortemente ingaggiati nella prima valutazione del paziente, cioè nella stratificazione della gravità della patologia che porta a stabilirne il setting più appropriato di gestione.

Tale attività, pur con modalità diverse, viene garantita sia in orario diurno che notturno.

In ultima analisi gli Ospedali Distrettuali mantengono un ruolo centrale nella prima accoglienza e nella prima valutazione della complessità cardiologica.

Ricordo altresì che l’invecchiamento della popolazione che ha comportato l’aumentata incidenza di fattori di rischio nonché di patologie cardiologiche “croniche”, ha palesato la necessità di integrare i servizi offerti dagli Ospedali Distrettuali con il Territorio, secondo quanto contenuto nel DM 77. In pratica si è trattato di stabilire la traiettoria di cura del paziente tra l’Ospedale, le Cure Primarie, le Case della Comunità, gli Ospedali di Comunità, i Medici di Medicina Generale, lo Specialista territoriale.

Questo ha portato inevitabilmente ad un’importante riorganizzazione del Servizio di Cardiologia di Lugo, che ha visto il potenziamento e l’istituzione di nuovi percorsi ambulatoriali “dedicati” allo scopo di garantire la presa in carico dei pazienti subacuti e cronici, in modo puntuale e prolungato nel tempo.

Nello specifico sono stati organizzati: la Riabilitazione-Prevenzione Cardiologica con gestione multidisciplinare del paziente, l’ambulatorio per la Cardiopatia ischemica cronica, Ambulatorio per lo Scompenso cardiaco, Ambulatorio per le Cardiomiopatie, Ambulatorio per la fibrillazione atriale,a ambulatorio per le valvulopatie, il Percorso Donna; inoltre sono stati potenziati in modo significativo i percorsi di presa in carico per i pazienti dimessi dal Pronto Soccorso e la disponibilità per le  visite richieste dal Medico di Medicina Generale (viste Urgenti e Prioritarie).

Fondamentale, per la gestione integrata del paziente, è stata la possibilità di garantire la presenza dello Specialista Cardiologo nelle Case della Comunità; qui vengono infatti garantite sia visite cardiologiche che la presa in carico dei pazienti portatori di Scompenso cardiaco cronico, in costante collegamento in generale con il Servizio di Cardiologia e nello specifico con l’ambulatorio scompenso ospedaliero (secondo quanto contenuto nel PDTA Scompenso).

Tale nuova e diversa modalità organizzativa permette l’accesso alle cure ad un maggior numero di pazienti, garantendo una gestione locale in caso di patologie di bassa e media gravità (anche con minori disagi logistici per il paziente stesso) e deviando il flusso presso centri polispecialistici (Ravenna e Forlì) solo quando indispensabile ed in relazione alla necessità clinica.

Ricordo, infine, che il Servizio di Cardiologia ha a disposizione, nell’ambito della Piattaforma Polispecialistica, 12 letti monitorati (telemetrati) per la gestione dei pazienti con prevalente patologia cardiaca a media intensità di cura/assistenziale.

Tale riorganizzazione è stata ovviamente possibile anche grazie ai maggiori investimenti operati dall’ Azienda sul personale medico (assunzione di 3 specialisti cardiologi negli ultimi 6 mesi).”

Dott.ssa Giulia Ricci Lucchi Direttore U.O. Servizio di Cardiologia P.O. di Lugo