Come in tutto il mondo, anche a Ravenna il 15 Marzo si terranno  iniziative e manifestazioni della giornata denominata  “Global Climate Strike” volta alla salvaguardia del clima sul nostro Pianeta promossa dalla giovane attivista svedese Greta Thunberg  e appoggiata da migliaia di giovani, scienziati e  associazioni ambientaliste.

Art. 1 Movimento dei Democratici Progressisti aderisce con convinzione a questo importante appuntamento e invita i lavoratori, i giovani e tutti i cittadini a partecipare alle manifestazioni e iniziative che il comitato promotore preciserà nei prossimi giorni.

Per noi, che ci muoviamo in un orizzonte di sinistra e ambientalista, l’obiettivo centrale è attuare e possibilmente migliorare gli impegni sottoscritti a Parigi da decine e decine di Paesi del mondo   per evitare che il riscaldamento climatico superi 1,5 gradi centigradi con effetti che sarebbero certamente  disastrosi e imprevedibili per l’umanità intera.

Su questa base  il Parlamento europeo e il Parlamento italiano  hanno fissato i nuovi obiettivi fondamentali da raggiungere entro il 2030 per una nuova strategia energetica e per assicurare uno sviluppo moderno, efficiente e ambientalmente sostenibile:

1 ) L’ efficienza energetica deve migliorare del 32,5%;

2 ) L’impiego di energie rinnovabili in Europa deve raggiungere  il 32% ( per l’ Italia significa un sostanziale raddoppio in appena 10 anni );

3 ) Le emissioni di gas serra debbono ridursi del 40% ( in questo momento purtroppo stanno continuando a crescere).

Sono gli obiettivi minimi per continuare ad assicurare condizioni  certe per la vita degli uomini e di altri esseri viventi  sulla Terra, per difendere l’ ambiente in cui viviamo e la salute degli uomini. Per evitare danni incalcolabili e drammatiche migrazioni di interi popoli.

Ma sono anche le condizioni migliori per superare la “stagnazione secolare“ rilanciando uno sviluppo sostenibile e creando nuovo lavoro qualificato grazie a importanti investimenti pubblici e privati in risparmio energetico, energie rinnovabili, messa in sicurezza del territorio  e green economy.

Obiettivi dunque di primario interesse anche per la provincia Ravenna che deve accelerare la transizione energetica e verso uno sviluppo sempre più innovativo, competitivo e ambientalmente sostenibile.

Abbiamo detto più volte che questa nostra opzione, molto netta, non significa non avere la consapevolezza che il metano, quale energia fossile di minore impatto ambientale rispetto a carbone e petrolio,  possa giocare un ruolo nella fase della transizione da qui al 2050  e crediamo anche giusto, a differenza delle misure improvvisate e pasticciate di questo pessimo Governo M5S-Lega,  che l’ Italia si assicuri, con il metano prodotto in Italia in condizioni e luoghi sostenibili e con il  biometano un  certo margine di sicurezza energetica nazionale e di continuità produttiva alle imprese del settore.

Ravenna può giocare un ruolo importante grazie alle capacità di aziende e lavoratori maturate in decenni nel settore energetico, alle positive esperienze che hanno assicurato un buon livello di compatibilità ambientale degli impianti  e  grazie agli investimenti pubblici e privati degli ultimi decenni  nel campo delle energie  rinnovabili, investimenti  che dovranno essere fortemente rafforzati nei prossimi anni.

Per questo non dobbiamo mai contrapporre ambiente e sviluppo, che invece oggi sono strettamente legati,   ma guardare avanti, verso il cambiamento, la qualificazione e innovazione del nostro sviluppo, verso una graduale e programmata riconversione energetica.

Per questo chiediamo alle istituzioni pubbliche ma anche alle imprese a partire da quelle altamente energivore e in particolare ai due grandi colossi energetici nazionali presenti a Ravenna: ENI e ENEL di avere più coraggio innovativo per aiutare lavoratori e cittadini a procedere sicuri sulla strada della transizione e del cambiamento.

Ad esempio sarebbe un bel segnale la dismissione della Piattaforma Angela Angelina posta a poche centinaia di metri dalle costa di Lido di Dante e Lido Adriano che presentano livelli di subsidenza ed erosione insostenibili e per contro nuovi, importanti investimenti di queste aziende nel campo delle energie rinnovabili e della chimica verde.

Se vogliamo assicurare un futuro ambientale ed economico al nostro territorio e produrre nuovo lavoro di questi temi non possiamo solo discuterne nelle giornate dedicate all’ambiente e al nostro Pianeta.

Deve diventare pratica quotidiana.

Noi di Art. 1 MDP intendiamo essere coerenti con questo obiettivo.

Lo faremo perché il tempo è ora.