foto di repertorio

I carabinieri della Compagnia di Ravenna hanno arrestato, in flagranza di reato, un soggetto italiano di 30 anni, pregiudicato, per il reato di Maltrattamenti in Famiglia, Minaccia e Lesioni personali nei confronti della convivente di anni 38

A seguito di richiesta pervenuta alla, Centrale Operativa del Comando Provinciale di Ravenna, alle prime ore di sabato 2 dicembre u.s. i militari della Stazione CC di Godo unitamente a personale dell’aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Ravenna, intervenivano in Frazione Piangipane di Ravenna, presso un’abitazione ove era stata segnalata una lite tra conviventi. Giunti sul posto i militari verificavano i segni di una violenta lite con la donna che presentava graffi ed ecchimosi al volto e il suo convivente, in evidente stato di alterazione alcolica che la minacciava verbalmente. Sul posto, poco prima dell’arrivo dei Carabinieri, era giunta anche la sorella della vittima, la quale, nell’intento di allontanarla dall’aggressore, veniva anch’essa colpita al volto. 

Entrambe, successivamente trasportate presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Ravenna, venivano giudicate guaribili rispettivamente in giorni dieci e sette. per i relativi accertamenti.

L’uomo invece veniva accompagnato presso gli uffici del Comando Compagnia. 

Durante la ricostruzione dei fatti operata dai militari, emergeva che tutto era nato nella serata precedente, trascorsa dalla coppia presso un locale della città, in compagnia di altri amici, per festeggiare un compleanno.

Tra i due scaturiva una lite, per futili motivi, proseguita nel tragitto di rientro a casa, alimentata da qualche bicchiere di troppo e degenerata nella duplice aggressione alle due donne.  

Su disposizione del magistrato di turno della procura della Repubblica di Ravenna, per il trentenne, si sono aperte le porte del carcere cittadino, dove tuttora si trova in attesa dell’udienza di convalida. 

Si precisa che misura restrittiva è stata eseguita da parte del citato Reparto procedente su delega dell’A.G. e che, per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagini in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.