Un gruppo di cittadini residenti nella zona urbana ad est di via Luigi Fontana, lato Questura, ha scritto a Lista per Ravenna questo messaggio/proposta: “Abbiamo visto deturpata la nostra zona con un cantiere aperto trent’anni fa dal mai realizzato Pala Piano. Poi il nuovo, ma già vecchio, Polo degli uffici comunali, criticato da tutti per estetica e lungaggini costruttive, il cui parcheggio è stato aperto con due anni di ritardo e sofferenze varie. Ora veniamo a conoscenza che un lotto libero prossimo al parcheggio, tra via Val Venosta e via Fontana, è destinato alla costruzione di un blocco di case. Ci chiediamo allora dove i molti bambini della zona possono andare a giocare e i non  meno numerosi anziani a passeggiare e a respirare un po’ di verde. Non c’è un parco pubblico attrezzato nelle vicinanze. Solo fazzoletti di terra dove la gente fa sgambare il cane. La qualità della vita non è data dai parcheggi e dai supermercati o centri commerciali, dall’asfalto e dal cemento, ma dai luoghi di ricreazione ed incontro. Ci chiediamo se organizzare una petizione per chiedere al sindaco che ci dia un parco”.

DENSO QUARTIERE SENZA VERDE

La zona in questione è praticamente chiusa a nord dallo scolo Lama, ad ovest da via Fontana, che finisce a fondo cieco in corrispondenza con via Val Venosta, e ad est da via Bassa. Comprende, da nord a sud, le vie Montello, Val di Fassa, Val Gardena e Val Venosta, su entrambi i lati di via Bassa e di via Fontana, ma anche le vie Val Sugana e Val di Fiemme, a lato del prosieguo di via Bassa, ma a fondo chiudo. Un fitto quartiere densamente abitato, sprovvisto del benché minimo spazio di verde pubblico. Non sarebbe difficile raccogliere 350 firme, quante ne servono per una petizione. Il parco è infatti una richiesta più che giustificata, e soprattutto possibile.

PARCO PUBBLICO AMPIAMENTE FATTIBILE

Via Bassa non ha spazi dalla parte di via Ravegnana, da cui è separata solamente da una strettoia. Sul lato opposto di via Fontana, dopo lo scolo Lama, esiste invece una grande area agricola, ora incolta, di proprietà comunale, che confina ad ovest col Polo per l’Infanzia di via Vitruvio.  Destinata dalle norme urbanistiche ad “attrezzature pubbliche”, la sua superficie, pari a 35.000 metri quadrati, è stata finora destinata, superato lo scolo stesso, al nuovo parcheggio comunale, che ne occupa 6.600. Ne saranno impegnati altri 4.000 per costruire un nuovo nido per l’infanzia da 3 milioni e 322 mila euro, di cui 2.360.600 finanziati dall’Unione Europea sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Esclusi altri 2.141 metri quadrati, che il Comune cede in permuta alla società che ha costruito i due ultimi palazzi del Polo degli Uffici comunali, per costruirvi edifici ad uso prevalentemente abitativo, restano oltre 23.000 metri quadrati disponibili per progetti di attrezzature pubbliche non ancora programmati. Tra gli usi che vi prevede il prossimo Piano Urbanistico Generale (PUG), sono compresi anche “servizi pubblici per lo sport, il tempo libero e ricreativi […] a supporto delle attività all’aperto e per favorire una maggiore fruibilità e sicurezza”.

RISPONDA IL SINDACO – Uno spazio verde in zona, per giochi e relax, appare quindi addirittura imprescindibile. Oltretutto, nel piano triennale dei lavori pubblici il Comune ha inserito, prevedendone la realizzazione nel 2014 al costo di 500 mila euro, il completamento di via Fontana prolungandolo dal suo fondo cieco all’altezza di via Val Venosta fino alla rotonda di via Le Corbusier. Il parco potrà essere perciò di sollievo anche alla scuola per l’Infanzia di via Vitruvio. Ne discende, in prima battuta, questa interrogazione con cui chiediamo al sindaco di esprimere le sue valutazioni ed intenzioni circa l’aspirazione dei cittadini di cui sopra a vedere realizzato un parco, nei termini e per le ragioni che abbiamo esposto.”