“Nell’ambito delle verifiche e dei controlli di Lista per Ravenna sulle proposte di Stazioni Radio Base (SRB) per la telefonia mobile in zone abitate del Comune di Ravenna, è ricaduta la richiesta di Telecom Italia e Vodafone, presentata il 3 ottobre scorso e pubblicizzata su un quotidiano locale il 9 novembre, volta ad installarne una nuova all’interno di un’area verde di proprietà privata situata in via Argine Destro del Ronco ad ovest della località di Madonna dell’Albero e ad est del fiume stesso e della via Ravegnana. Il progetto prevede di innalzare un palo poligonale alto 30 metri più un pennone di quattro, su cui il gestore TIM installerebbe tre antenne, due parabole e un punto di installazione a fusto per moduli radio con sei moduli in corrispondenza delle antenne su carpenteria di progetto e il gestore Vodafone sei antenne, due parabole e un punto di installazione a fusto per moduli radio con sei moduli in corrispondenza delle antenne su carpenteria di progetto.

In data 18 gennaio, il dirigente dello Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) del Comune di Ravenna ha però adottato, a conclusione dell’attività istruttoria, la determinazione di conclusione negativa della Conferenza dei servizi decisoria.

Determinante al riguardo è stato il parere tecnico contrario dell’Agenzia Regionale Prevenzione Ambiente dell’Emilia-Romagna (ARPAE), che ha constatato come l’intensità del campo elettrico prodotto da tali impianti nel raggio di 500 metri, su aree che ne distano oltre 200, supererebbe il limite di 6 volt per metro quadrato, imposto dalla legge n. 36 del 2001, nei confronti di due edifici residenziali a permanenza non inferiore alle quattro ore giornaliere, con riferimento alla quota di un metro e mezzo oltre l’ultimo piano di calpestio.

Peraltro,  la Commissione Qualità Ambientale e del Paesaggio (CQAP) del Comune di Ravenna, riunita il 16 gennaio, avendo esaminato la risposta di TIM e Vodafone alla richiesta loro rivolta nella seduta del 28 novembre,  ha sospeso il proprio giudizio, non ritenendo esaustive le motivazioni esposte, chiedendo nuovamente “che venga valutata la possibilità di accorpare tutti gli apparati previsti su un unico palo, anche di nuova realizzazione, e pertanto adeguatamente dimensionato ed idoneo a sostenere i carichi e gli ingombri necessari”.”

 

Alvaro Ancisi

(capogruppo di Lista per Ravenna)