Poco prima delle 12.00, l’ufficio Stampa Minculpop della Giunta de Pascale di Ravenna ha emesso il comunicato avente questo titolo: “Parco Delta del Po. Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna ed Ente Parco stanziano le risorse per le aree Ortazzo e Ortazzino nel ravennate: costo complessivo 437mila euro. L’assessora Lori: “Risultato possibile grazie a un grande lavoro di squadra con l’obiettivo di salvaguardare e valorizzare un patrimonio inestimabile di biodiversità”. Il sindaco de Pascale: “Massimo impegno per la tutela e la manutenzione di tutta l’area”. Si noti come l’ufficio Stampa Minculpop abbia omesso di allegare la deliberazione della Giunta de Pascale, a cui, per quanto riguarda il Comune di Ravenna, il comunicato si riferiva. Guarda caso, stamattina, alle 7:06, la stessa notizia era stata data alla stampa dal sottoscritto con questo altro titolo: “Ente Parco compra Ortazzo e Ortazzino, ma senza area C, che interessa ai privati”. Lo  riallego, aggiungendo però, per trasparenza di fronte all’oscurità, la deliberazione di cui sopra della Giunta de Pascale, approvata il 7 novembre e resa immediatamente eseguibile, la quale, fino a questo momento, chissà perché, non è stata pubblicata all’albo pretorio digitale del Comune di Ravenna.

Al di là delle chiacchiere imbonitrici, la realtà sta nel testo di questa deliberazione, riguardo alla quale confermo alla lettera le valutazioni che ho espresso col mio comunicato nel capitolo: “Lo sconcerto”. E cioè che la Giunta de Pascale & C. spendono soldi pubblici per comprare le parti A e B dell’Ortazzo Ortazzino intoccabili da nessuno per nessuna ragione che non sia l’integrale conservazione della Natura, lasciando l’area C ai privati  che se la passano di mano in mano, ogni volta incassando più di quello che avevano speso, per fini la cui “natura” è invece quella speculativa delle società per azioni, che non sono enti o fondazioni di beneficenza. Giunta de Pascale e C. potranno riscattarsi solo quando trasformeranno l’area C in aria B, rendendola così infruttifera per interessi privati e fruttifera per quelli pubblici. Giunta de Pascale, Giunta Bonaccini e Giunta dell’Ente Parco del Delta se ne sono detti convinti. ISPRA, Istituto dello Stato per la protezione ambientale, ne ha certificato la necessità improrogabile. Smettano di fare commedie elettorali e procedano celermente in questo senso, solamente così recuperando credibilità.