“Il 12 dicembre 2023, il Consiglio comunale di Ravenna approva all’unanimità un ordine del giorno, proposto  da Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna, che impegna, in particolare, il Sindaco e la Giunta ad attivarsi proficuamente presso l’Ente Parco del Delta del Po affinché l’attuale zona C dell’Ortazzo  “sia qualificata, nell’immediato, come zona B”, e sia ricercato, per l’intera area naturale protetta Ortazzo Ortazzino, “il miglior equilibrio tra tutela ambientale e fruizione pubblica con finalità naturalistica”. Lunedì scorso, passati quasi cinque mesi senza alcuna informazione al riguardo, per quanto richiesta, lo stesso Ancisi, con la collaborazione di Stefano Pagani, studente di Giurisprudenza che gestisce una pagina Instagram dedicata a Lido di Classe, nonché forte sostenitore della tutela di quest’area naturale, indirizza al sindaco di <?xml:namespace prefix = “st1” ns = “urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags” />Ravenna un’interrogazione dal titolo: “Lido di Classe incalza il Parco del Delta. Ortazzino sud subito in zona B”.

 

L’ANNUNCIO

 Martedì scorso, in Consiglio comunale, l’assessore Igor Gallonetto risponde in sostanza così: “La Comunità del Parco del Delta (assemblea dei sindaci dei nove Comuni soci) ha deliberato il 21 marzo 2024 e il Comitato esecutivo ha assunto come propria il 22 aprile una proposta di variante al Piano territoriale della stazione Pineta di Classe e Salina di Cervia (allegata) per la modifica della zona C in zona B, e per la modifica della zona B in zona A. Nell’immediato futuro, quindi, gli uffici invieranno alla Provincia di Ravenna la proposta di variante per gli adempimenti successivi. Quindi direi che l’ordine del giorno di questo Consiglio comunale è stato pienamente recepito”.

COSA CAMBIA

 

Il Parco ha dunque riconosciuto il prezioso processo di rinaturalizzazione dell’area che ha reso inadeguato il precedente livello di tutela. La famosa e discussa zona C “di salvaguardia ambientale” verrà rafforzata elevandola a zona B “di salvaguardia generale”. La vecchia disciplina, che viene così superata, non solo rendeva impossibile l’asportazione delle strade asfaltate, residuo del tentativo di lottizzazione degli anni ’70, ma consentiva attività come “l’agriturismo, l’offerta di servizi ambientali e per l’ospitalità, ricettivi e ricreativi”.  Alla zona C,  72 ettari di prati umidi, sarà possibile accedere, diventando zona B, solo con visite guidate. Ai prati verrà però assicurato, per garantirne il mantenimento, uno sfalcio annuale. La zona B, 90 ettari di arbusti costieri, diventando “zona A” a salvaguardia integrale,  dove non è consentito neppure entrare, raddoppierà in sostanza la zona A già esistente, unica in tutto il Parco del Delta del Po, compresa la parte veneta.

“NUOVO” ORTAZZO ORTAZZINO ENTRO L’AUTUNNO

L’iter del procedimento, sia pure complesso e defatigante, che porterà alla definitiva approvazione della nuova variante, è tutto in mano alla Provincia di Ravenna, di cui è presidente il nostro sindaco. Nella procedura sono coinvolti  la Regione e i Comuni del Parco, nonché i Comuni e le Province suoi confinanti. Non mancando la loro responsabile collaborazione, indispensabile soprattutto da parte della Regione, potremo inaugurare il “nuovo” Ortazzo-Ortazzino entro il prossimo autunno: obiettivo anche più facile se alla Conferenza di pianificazione, cui partecipano gli enti suddetti, farà seguito, dimezzando i termini di alcuni passaggi burocratici più “lunghi”, un accordo di pianificazione tra la Provincia e la Regione. Auspichiamo fin d’ora che vi si metta mano preventivamente, per metterlo in campo subito quando scatterà il momento.

Noi, insieme a tanti cittadini, alle associazioni ambientalistiche e culturali, alle formazioni politiche, ecc., che si sono battuti per “salvare” l’Ortazzo-Ortazzino dalla speculazione invasiva, vigileremo comunque, passo per passo, su tutto il restante percorso. Il traguardo è a vista d’occhio.”

Alvaro Ancisi

Stefano Pagani