«Ieri sera, alle 23:46, ho segnalato al dirigente del servizio Strade del Comune di Ravenna, quanto segue: “Salve, altro manufatto, sia pure leggero e a lato, sulla pista ciclabile del Parco Teodorico. Si può riposizionarlo opportunamente senza farne interrogazioni o richieste formali? Grazie”» scrive Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna in consiglio comunale in merito alla seconda cabina elettrica lungo il tracciato della pista ciclabile del Parco Teodorico.

«Avevo allegato le foto di cui sopra, pubblicate dal facebook “Ravenna Può” dell’ing. Riccardo Merendi, che ringrazio anche dell’amicizia consolidata, le quali mostrano la presenza di una cabinetta elettrica su una curva della pista ciclabile del nuovo grande Parco commerciale Teodorico, in via di completamento di fronte al Pala De André. La pista, realizzata nell’ambito delle opere di urbanizzazione poste a carico della ditta privata attuatrice del progetto, è stata autorizzata all’uso pubblico dal Comune di Ravenna sulla base di una dichiarazione di regolare esecuzione rilasciata dalla direzione lavori il 23 marzo scorso in vista dell’apertura di alcuni esercizi commerciali, ma non ancora presa in carico dall’Amministrazione in attesa di collaudo.

Il 12 aprile scorso, Lista per Ravenna aveva in effetti segnalato al sindaco, con un’interrogazione question time, come nel bel mezzo di tale ciclabile fosse stata piazzata pericolosamente, e comunque molto erroneamente, la grossa cabina elettrica di cui alla foto seguente prodotta dalla Lista stessa, che di conseguenza, su intervento del medesimo servizio Strade del Comune di Ravenna, è stata rimossa da quella posizione infelice ad opera della ditta privata titolare del Parco.

Alle 8:54 di stamani il dirigente del servizio Strade mi ha così risposto: “Grazie dell’informazione, provvederemo a formalizzare al soggetto attuatore lo spostamento. Comunque l’opera con questi difetti non sarà collaudata. Trasmetto questa mail anche all’organo di collaudo che se ne occupa”.

UNA EQUIPE DI CONTROLLO

Nel giro di una settimana, Lista per Ravenna aveva anche sollevato il caso del nuovo ponte ferroviario Teodorico, aperto al traffico nonostante i suoi giunti di collegamento con l’asse viario presentino un gradino di sconnessione, disagevole e potenzialmente pericoloso soprattutto per ciclisti e motociclisti. Ci è stato promesso il rifacimento del lavoro su quei punti.

  • Giova ripetere allo sfinimento, che Lista per Ravenna non imputa ai servizi tecnici del Comune la responsabilità di questi fatti, in verità ordinari sul nostro territorio, bensì alla mancanza, all’interno del Comune, di una struttura operativa che vigili sulla corretta esecuzione delle opere pubbliche comunali realizzate da soggetti terzi, privati o pubblici, ormai molto più numerose di quelle realizzate dall’Amministrazione stessa, affinché, prima che siano autorizzate all’uso pubblico, ne sia verificata la totale idoneità, non limitandosi alle dichiarazioni di regolare esecuzione formulate dalla direzione dei lavori stessi.
  • Tradotto in parole più chiare, ciò non significa affatto creare “un nuovo ente”, come abbiamo letto essere stato commentato, bensì ricavare, all’interno del personale esistente negli organici dell’Area Infrastrutture civili, composta dai servizi Edilizia pubblica, Strade e Mobilità/viabilità, mediante una sua riorganizzazione, un’équipe appositamente incaricata di controllare la perfetta realizzazione di qualsiasi opera pubblica realizzata entro i confini del Comune, prima che, sia autorizzata all’esercizio pubblico anticipatamente al suo collaudo,, non fidandosi delle autocertificazioni del soggetto costruttore. Questa iniziativa è compresa nel programma 2016-2021 di Lista per Ravenna, è confermata in quello prossimo 2021-2026 e da realizzare nei primi cento giorni in cui la Lista stessa ne avesse il potere.

Perché l’attuale storico governo della città non se n’è mai preoccupato? Il discorso si allungherebbe. Per il momento, a prescindere dal caso particolare, lascio ad ognuno formulare la propria ipotesi, anche maliziosa, sul perché gli sta bene così. Non è una risposta difficile».