Con la fine del 2025 si è concluso il primo anno del progetto “Adopt a Beach – Adotta una spiaggia” a Ravenna, iniziativa che coinvolge gruppi di volontari con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento da plastica lungo le coste italiane attraverso attività di monitoraggio e citizen science.
Il progetto si basa su un protocollo scientifico già testato e utilizzato dal Centro Ellenico per la Ricerca Marina (HEL.KE.TH.E.), mentre l’attuazione segue il modello di sensibilizzazione e monitoraggio dei rifiuti marini “Adopt a Beach”, sviluppato dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP). A livello nazionale l’iniziativa è coordinata da WWF Italia, che supervisiona il lavoro di circa 70 team impegnati nell’adozione di uno o più tratti di spiaggia, ciascuno lungo 100 metri, monitorati almeno due volte l’anno.
L’associazione WWF Ravenna ha aderito al progetto contribuendo alla raccolta di dati fondamentali per comprendere la tipologia e l’origine dei rifiuti che raggiungono le nostre coste. Da febbraio a dicembre sono state effettuate tre uscite di monitoraggio nel tratto di spiaggia di Lido di Classe, all’interno della Riserva Naturale Ramazzotti.
In attesa della pubblicazione ufficiale del report nazionale, che nel 2025 comprenderà 233 attività di pulizia, WWF Ravenna anticipa che i dati locali risultano in linea con quelli complessivi del progetto: il 78% dei rifiuti raccolti è costituito da materiali plastici. Tra i rifiuti più frequenti sulla spiaggia ravennate figurano frammenti di polistirolo espanso, reti provenienti da allevamenti di mitili, bottiglie e tappi in plastica, oltre ai bastoncini cotonati in plastica, nonostante siano banditi dal commercio da anni.
Guardando al 2026, i volontari di WWF Ravenna prevedono di aumentare l’attività di monitoraggio con quattro uscite annuali, ampliando ulteriormente la raccolta dati. Al progetto si uniranno anche i volontari del gruppo ERG Generazioni – La BCC ravennate, forlivese e imolese, che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa.
«Il progetto rappresenta un contributo concreto alla conoscenza e al contrasto dell’inquinamento da plastica – sottolinea Giovanni Bettoli, presidente di WWF Ravenna OdV – e dimostra quanto il coinvolgimento dei cittadini sia fondamentale per la tutela dell’ambiente costiero».






























































