A Russi fa un ulteriore passo avanti il percorso verso la realizzazione della Comunità energetica rinnovabile (CER), ovvero l’aggregazione di soggetti che condividono energia rinnovabile e pulita, in uno scambio tra pari. Il progetto vede coinvolti la Pubblica Assistenza Città di Russi, in qualità di soggetto proponente, il Comune di Russi e l’ASP Ravenna, Cervia e Russi. Il primo step è stato l’avvio del percorso di partecipazione, avvenuto lo scorso febbraio, grazie a un finanziamento regionale in seno al Bando partecipazione 2022 della Regione Emilia-Romagna. L’obiettivo era informare e coinvolgere i portatori di interesse ma anche, più in generale, tutti i cittadini, per favorire l’attivazione della Comunità energetica. 

Ora i promotori del progetto hanno ottenuto un ulteriore finanziamento regionale, nell’ambito del POR-FESR ROMAGNA 2021-27, Azione 2.2.3 “Sostegno allo Sviluppo di Comunità energetiche rinnovabili”, per la costituzione della CER. Il finanziamento consentirà di coprire il 90% dei costi, stimati in circa 30 mila euro, per il progetto di fattibilità tecnico/economico e le spese amministrative/legali.

«Obiettivo principale della realizzazione di una Comunità energetica rinnovabile – spiega la Sindaca, Valentina Palli – è fornire benefici ambientali, economici e sociali ai suoi soci o membri o alle aree locali in cui opera la comunità, senza realizzare profitti finanziari, ma incentivando la transizione ecologica, la coesione sociale e le dimensioni principali in cui si declina il concetto di sostenibilità. Il nucleo iniziale della CER includerà tre soggetti: ASP, Comune di Russi e Pubblica Assistenza Città di Russi. In prospettiva, però, si intende ampliare il bacino dei soggetti coinvolti sul territorio, attraverso il percorso già avviato in febbraio».

La fase preliminare per la messa in funzione della CER prevede che essa si costituisca come soggetto giuridico autonomo (ad esempio associazione, ente del terzo settore, cooperativa, cooperativa benefit, consorzio, partenariato, organizzazione senza scopo di lucro, fondazione) che, agendo a proprio nome, possa esercitare diritti ed essere soggetto ad obblighi. La costituzione della comunità sarà fondata su uno statuto o atto costitutivo nel quale saranno descritti i punti di connessione e i soggetti che saranno inclusi nel nucleo iniziale.

«Crediamo molto nelle forme di autoproduzione e autoconsumo di energia da fonti rinnovabili – sottolinea Enrico Castellari, presidente della Pubblica Assistenza Città di Russi -. I vantaggi sono tanti: dal risparmio in bolletta, alla riduzione di inquinamento ed emissioni. Ecco perchè abbiamo ritenuto utile e opportuno proporre questo progetto alla comunità russiana». 

«Dopo la Pandemia e con la crisi energetica – dichiara la Presidente dell’ASP Ravenna, Cervia e Russi, Fabiola Gardelli – la sostenibilità economica del Servizio Pubblico è a rischio. Grazie alla collaborazione col Comune di Russi e al radicamento nel territorio in cui gestiamo servizi per anziani, stiamo sperimentando nuove strade. Impegno e innovazione ci consentono di guardare al futuro con fiducia».

Per costituire la Comunità energetica i promotori avranno tempo fino a luglio 2024, salvo proroghe. «Le norme che inquadrano le CER esistono – conclude l’Assessore all’Ambiente, Alessandro Donati – ma a quasi due anni di distanza dall’approvazione del decreto legislativo 199/2021, i decreti attuativi che dovevano farle partire concretamente sono ancora fermi a Bruxelles dal febbraio 2023. Speriamo che la situazione si sblocchi in tempi rapidi».