«Il Partito Democratico locale farebbe bene a interfacciarsi seriamente con la Regione, che ha competenze dirette in materia di difesa idraulica e gestione del territorio». È l’affondo di Fratelli d’Italia Bassa Romagna, che interviene sul tema della sicurezza idraulica dopo le recenti precipitazioni che hanno nuovamente messo sotto pressione il territorio.

FdI riconosce l’utilità del sistema di allerte e il lavoro svolto da chi opera sul territorio, ma sottolinea come la situazione resti allarmante: «Bastano due giorni di pioggia per mettere in ginocchio la Bassa Romagna. Questo non è normale e non può essere liquidato come una conseguenza inevitabile del cambiamento climatico».

Secondo il partito, la fragilità idrogeologica dell’area è il risultato di decenni di incuria, con fiumi non puliti, presenza di alberi negli alvei, argini trascurati e opere strategiche mai realizzate. Dopo l’alluvione del 2023, ricordano da FdI, erano stati annunciati interventi e un presunto “cambio di passo”, ma a distanza di oltre due anni «la situazione è sostanzialmente immutata».

«Qualche intervento sporadico non basta – prosegue la nota – se gli argini restano vulnerabili, le casse di espansione sono ferme ai progetti e la manutenzione ordinaria risulta insufficiente, in alcuni casi addirittura inesistente».

Per Fratelli d’Italia, la sicurezza dei cittadini non può essere affidata «alla speranza, al caso o agli annunci», ma richiede decisioni chiare, risorse certe e tempi rapidi. Il partito assicura che continuerà a vigilare e a proporre soluzioni concrete, ribadendo che «la Bassa Romagna non può vivere ogni pioggia come un’emergenza».

Infine, l’appello politico: «Invece di sollecitare continuamente il governo nazionale con richieste spesso ideologiche e pretestuose, il PD locale dovrebbe confrontarsi seriamente con la Regione Emilia-Romagna, che ha competenze dirette in materia di difesa idraulica e gestione del territorio».