La rassegna “Finalmente è giovedì” propone il freschissimo vincitore del premio Oscar nella sezione documentari: “20 days in Mariupol” del regista di Mstyslav Chernov. Sarà proiettato giovedì 14 marzo alle ore 18,30 e alle ore 21 alla sala Mariani di via Ponte Marino a Ravenna. È stata aggiunta la proiezione del pomeriggio alla luce delle numerose richieste di prenotazione.
La proiezione del film sarà introdotta da Kateryna Shmorhay, presidente dell’associazione Malva – Ucraini di Ravenna. L’associazione, attiva da oltre vent’anni ma formalmente costituita nel 2015, conta circa 120 iscritti e si impegna a promuovere la cultura ucraina e le sue tradizioni sul territorio ravennate. Collabora stabilmente con realtà come il Festival delle Culture e CittAttiva. I cittadini ucraini residenti in provincia sono poco più di duemila, di cui la metà nel comune di Ravenna.
Il film, che oltre all’Oscar ha già vinto anche il premio Bafta, inizia alla vigilia dell’invasione russa dell’Ucraina, quando una squadra di giornalisti entra nella città portuale di Mariupol. Durante il successivo assedio, mentre cadono le bombe, gli abitanti fuggono e l’accesso a elettricità, cibo e acqua è interrotto, i reporter, unici rimasti, lottano per raccontare le atrocità della guerra, finché circondati dai soldati russi si rifugiano in un ospedale, in trappola.
Il regista Mstyslav Chernov (Charkiv, 1985) è un giornalista e reporter, presidente dell’Associazione ucraina dei fotografi professionisti. Ha seguito i principali conflitti, crisi sociali e ambientali in Europa, Asia e Medio Oriente. Insieme al collega Evgeniy Maloletka, Chernov ha filmato l’assedio di Mariupol, mostrando al mondo le testimonianze dirette degli attacchi russi alla città. Il coraggioso reportage da Mariupol gli è valso il Pulitzer Prize for Public Service 2023 e l’Oscar 2024 come miglior documentario. “Questo è il primo Oscar nella storia dell’Ucraina e ne sono onorato – ha dichiarato sul palco del Dolby Theatre di Los Angeles – Ma non avrei mai voluto girare questo film, come avrei voluto che la Russia non avesse mai attaccato le nostre città. Non posso cambiare il passato, ma tutti insieme possiamo fare in modo che la verità possa prevalere e che le persone morte a Mariupol non vengano dimenticate. Il cinema crea la memoria e i ricordi creano la storia”.
Le proiezione si inserisce all’interno della rassegna organizzate da Cinemaincentro e dal circolo Sogni Antonio Ricci in collaborazione con il Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura e con il sostegno della Fice.