Lo zar Ivan da una parte (ma chiuderà in panchina il match), un drappello di agguerriti e motivati “rivoluzionari” in maglietta Consar dall’altra; il guru della panchina (Velasco) opposto al debuttante in SuperLega (Graziosi), la sfida al centro tra il presente (Anzani) e il futuro (Russo) della nazionale azzurra; storia e trionfi in dosi massicce di qua e di là. E su tutto lo straordinario colpo d’occhio del Pala De Andrè che registra il tutto esaurito.

E prima della partita il premio che il sindaco di Ravenna de Pascale e il presidente della Regione Bonaccini consegnano alle due società, ultime in Italia ad aver vinto un trofeo (la Challenge Cup e la Supercoppa Italiana).

Tutto questo e molto altro è stato Consar Ravenna-Azimut Leo Shoes. Ha vinto Modena, come voleva il pronostico, ma Ravenna è stata in partita per tre set e mezzo prima di cedere, più mentalmente che fisicamente, ad un Modena che nel frattempo ha cominciato a sbagliare sempre meno.

Ma come a Civitanova, sono tante le risposte positive che arrivano a coach Graziosi dalla sua squadra. I sestetti. Graziosi conferma il sestetto che si è messo in luce in questo primo scorcio di stagione con Rychlicki in diagonale con Saitta, Russo e Verhees al centro, Poglajen e Raffaelli di banda e Goi libero. Velasco risponde con la diagonale Christenson-Zaytsev, Anzani-Holt centrali e Bednorz-Urnaut schiacciatori. Rossini è il
libero.

La partita Un errore al servizio di Zaystsev e un attacco vincente di Rychlicki producono il primo strappo per Ravenna (4-2), subito ricucito da Modena. Che a sua volta allunga a +3 (6-9) col turno al servizio di Christenson e un doloroso muro di Urnaut su Rychlicki che si riscatta subito portando i suoi sul 9-9 con due attacchi vincenti, e il supporto di una magia di Saitta. Nuova accelerata dell’Azimut (16-13) con la velenosa battuta di Holt che mette in difficoltà la ricezione di casa e primo time out di coach Graziosi. Verhees al servizio riporta a galla la Consar (19-20) e per Velasco è il momento del time-out. Poglajen sfonda il muro a tre modenese e firma il 22 pari. Lavia e Holt sbagliano la battuta, poi Zaytsev, fin lì abbastanza abulico, piazza i due attacchi del set, l’ultimo dopo controllo del video-check.

Nel secondo set Ravenna parte subito forte sulla battuta di Poglajen (3-0), Goi raccoglie tutto e Russo domina al centro (6-3). Modena si scuote e conquista la parità a quota 6. Si procede punto a  punto, prima di un nuovo allungo Consar, firmato da Rychlicki e Russo
entrambi con la mano caldissima (15-12). Verhees e un’invasione Azimut propiziano il +6 Consar (20-14). Modena si scuote (20-16) e coach Graziosi richiama i suoi con un provvidenziale time-out, perché dopo è solo Consar con Rychlicki implacabile finalizzatore.
E’ un muro di Russo a sancire il 25-18 e l’1-1.

Terzo set con l’Azimut subito avanti, ma la Consar tiene il passo e approda alla parità sul 5-5 con un ace di Russo. Nuovo allungo dell’Azimut, che vola sul +4 (6-10) costringendo coach Graziosi al time-out. La squadra ospite spinge sull’acceleratore, la Consar fatica
ma non molla. Un ace di Russo la riporta sotto (12-15) e Velasco fiuta il pericolo, chiamando il time-out. Holt continua su alti livelli, Kaliberda si rivela un utile ed efficace innesto ma dall’altra parte Russo non è da meno. Ma l’Azimut – con Zaytsev nel frattempo in panchina a farsi massaggiare – tiene il vantaggio, conquistando la terza frazione, su un errore al servizio di Poglajen, confermato dal video check.

Quarto set Inizio punto a punto, poi due muri di Modena e due attacchi  out di Raffaelli e Rychlicki provocano il primo allungo (6-10). La Consar accusa il colpo mentre dall’altra parte della rete Modena, sempre senza lo zar, ma con un Christianson ancora lucido, un Holt sontuoso e un Urnaut sempre determinante, alla fine premiato come MVP, trova i punti dell’allungo definitivo. L’Azimut chiude 25-16 con un muro su Smidl e un errore al servizio di Poglajen.

Il commento “Abbiamo iniziato molto bene ma poi c’era da cambiare un po’ marcia – è l’analisi di coach Graziosi – perché giocare al livello dei primi tre set non era più sufficiente; è invece uscita la qualità di Modena, siamo calati nel servizio, e nel quarto set ci siamo un po’ afflosciati. Le abbiamo provate tutte, ma è stato quasi fisiologico avere un calo mentale. Un pensierino a poter vincere la partita o a fare punti l’avevamo anche con Zaytsev in campo, perché stavamo giocando alla pari; siamo mancati nel momento in cui bisognava dare l’accelerata”.

Il tabellino

Ravenna-Modena 1-3 (23-25, 25-18, 22-25, 16-25)

CONSAR RAVENNA: Saitta 2, Rychlicki 16, Verhees 8, Russo 8, Poglajen 9, Raffaelli 9, Goi (lib.), Elia, Smidl 1, Lavia. Ne: Di Tommaso, Marchini. All.: Graziosi.

AZIMUT LEO SHOES MODENA: Christenson 1, Zaytsev 6, Anzani 9, Holt 9, Bednorz 4, Urnaut 17; Rossini (lib.), Pierotti, Pinali 2, Mazzone, Kaliberda 6. Ne: Benvenuti, Van der Ent, Franciskovic, Keemink. All.: Velasco.

ARBITRI: Tanasi, Simbari.
NOTE: Durata set 36’, 28’, 30’, 23’ tot. 117’. Ravenna (4 bv, 24 bs, 4 muri, 15 errori), Modena (3 bv, 23 bs, 6 muri, 10 errori).
Spettatori: 3330 per un incasso di 32443,13 euro. MVP: Urnaut.