“I notevoli e peraltro ingiustificati ritardi nell’approvazione da parte della Regione Emilia Romagna, dell’iter relativo alla richiesta da inoltrare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’istituzione della Zona Logistica Semplificata, hanno causato un ingente danno economico alle imprese operanti nell’area individuata, le quali a causa di tale ritardo, non hanno potuto beneficiare delle agevolazioni previste dalla normativa vigente.

Quali sono stati i motivi che hanno determinato la protrazione  dell’approvazione da parte della Regione Emilia-Romagna?
Quali chiarimenti e/o rilievi sono stati eventualmente richiesti dal Governo nazionale alla Regione Emilia-Romagna in merito alla  richiesta di istituzione della ZLS?

Sono questi alcuni degli interrogativi che ho posto nel question time che discutero in Consiglio comunale il prossimo martedi e ai quali dovrà rispondere il Sindaco di Ravenna Michele de Pascale.
In questi giorni si é registrato un anomalo susseguirsi di comunicati pieni di litanie, che hanno infestato le redazioni degli organi d’informazione locali, tramite i quali  diversi esponenti del PD e persino.il Presidente della Camera di Commercio Ravenna-Ferrara Guberti, hanno accusato il Governo Meloni di ritardare l’istituzione della Zona Logistica Semplificata.

Si tratta evidentemente di prese di  posizione pretestuosr che hanno il chiaro intento di nascondere invece i notevoli ritardi e le evidenti responsabilità della Regione Emilia-Romagna,  a cominciare dall’Assessore Corsini e dal Presidente Bonaccini,  nell’inviare a Roma la richiesta e la relativa documentazione necessarie per avviare l’iter autorizzativo governativo per l’istituzione della Zona Logistica Semplificata.

Le imprese che fanno parte della Zls, quelle già presenti così come le nuove, beneficeranno di una serie di facilitazioni – nazionali e regionali (come semplificazioni amministrative, incentivi economici e sgravi fiscali) con ricadute positive per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale e per l’occupazione, come previsto dall’art 1, commi 61-65 della Legge n. 295/2017 che disciplina i criteri per la costituzione delle ZLS.

La Regione Veneto, al contrario dinquella emiliano romagnola, ha dimostrato grande tempestività ed efficienza amministrativa, approvando con propria deliberazione n. 1072 del 3 agosto 2021, la definizione  finalizzata all’istituzione della Zona Logistica Semplificata Porto di Venezia-Rodigino.

Il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha quindi inviato appena 3 giorni dopo l’approvazione all’allora Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, l’istanza di istituzione della ZLS Porto di Venezia – Rodigino approvata dallo stesso Governo il 5 ottobre 2022.

La Regione Emilia-Romagna ha atteso il 6 ottobre 2021 per approvare con deliberazione di Giunta regionale, (progr. n. 1547), la “Proposta all’Assemblea legislativa di approvazione della proposta di istituzione della Zona Logistica Semplificata dell’Emilia-Romagna corredata dal Piano di Sviluppo Strategico”.
L’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna solamente il 2 febbraio 2022  ha dato il via libera in Assemblea Legislativa regionale all’istituzione della Zona Logistica.

Un ritardo significativo quello accumulato dalla Regione Emilia Romagna rispetto  alla tempistica impiegata dalla Regione Veneto che ha avuto conseguenze tangibili.
Mentre le imprese del Veneto presenti nella ZLS, a partire dal giorno 8 giugno 2023 hanno potuto  beneficiare per gli investimenti del credito d’imposta, quelle emiliane romagnole invece No.

Questo comporta una minore competitività delle imprese regionali rispetto a quelle venete, che giocoforza le costringe a rinviare i propri investimenti.

Una responsabilità di cui il PD ed i suoi massimi esponenti regionali sono protagonisti e di cui sono cosciente visti i continui tentativi di distrarre l’attenzione dal proprio ritardo per scaricare le colpe – tanto per cambiare – sugli avversari politici. “

Veronica Verlicchi 
Capogruppo La Pigna, Città-Forese-Lidi