Italian soprano Renata Tebaldi. (Photo by Erich Auerbach/Getty Images)
A cento anni dalla nascita di Renata Tebaldi, il Centro Italiano Femminile di Ravenna in collaborazione con l’Associazione Musicale Mariani e con il Patrocinio dell’Arcidiocesi di Ravenna Cervia, dedica un omaggio al celebre soprano, con una conferenza dal titolo “Renata, la voce d’angelo”, in programma martedì 7 giugno alle ore 16 presso la Sala Don Minzoni del Seminario Arcivescovile, in piazza Duomo a Ravenna (ingresso libero).
Relatore sarà il tenore Cristiano Cremonini, Direttore Artistico del “Premio Giuseppe Alberghini”, che tratteggerà le caratteristiche di questo splendido soprano e affascinante figura femminile. Ripercorrerà le tappe principali della sua carriera, qualche accenno alla sua vita, ma soprattutto ai ruoli che l’hanno  consacrata star dei palcoscenici lirici mondiali.”
Nata a Pesaro nel 1922, Renata Tebaldi è stata soprannominata voce d’angelo grazie alla sua innegabile bravura tecnica e al suo timbro unico, morbido e vellutato, per cui è stata coniata per lei anche l’espressione “velluto della Tebaldi”. Era in possesso di una eccellente tecnica di emissione, che le consentiva perfetta omogeneità fra i registri, fluidità di legato e spettacolari emissioni di voce, capaci di passare da aerei pianissimi ad aurei torrenti di suono.
La Tebaldi nel 1946 debuttò alla Scala nel concerto di riapertura dopo la ricostruzione sotto la direzione di Arturo Toscanini. Nella prima parte della carriera affrontò con eccellenti risultati opere di Wagner in lingua italiana e storiche riprese di lavori di Haendel, Spontini, del primo Verdi. Iniziò presto ad affrontare anche il grande repertorio italiano: Tosca, Desdemona, ViolettaMaddalena, Aida.
Il pubblico del Teatro San Carlo di Napoli ebbe per lei una costante predilezione. Nel 1951 vi cantò La traviata, riscuotendo un tale successo da dover interpretare nove repliche fuori programma che registrarono il tutto esaurito.
Dopo un periodo di interruzione, nel 1959 ritornò a calcare il palcoscenico scaligero riscuotendo quaranta minuti di applausi per l’interpretazione di Tosca.
Il debutto americano avvenne nel 1950 alla War Memorial Opera House di San Francisco. Nel 1955 si presentò al Metropolitan di New York, trionfando in Otello a fianco di Mario Del Monaco. Le apparizioni al Metropolitan si susseguirono con grande regolarità per diciotto anni. Dal 1955 al 1965 cantò in quaranta rappresentazioni alla Lyric Opera di Chicago.
Nel 1955 si esibì in Tosca alla Royal Opera House di Londra. Alla Wiener Staatsoper apparve in Tosca e Otello nel 1958, in Aida nel 1959 e in Andrea Chénier nel 1960. Partecipò complessivamente a diciotto rappresentazioni nel teatro viennese.