Malpezzi-Piroddi alla fine lo strappo si è consumato. Dopo le prime avvisaglie il giorno seguente le elezioni nazionali del 4 marzo dello scorso anno, con Insieme per Cambiare dipinta dalle cronache come pronta ad allearsi con la Lega, le nuove deleghe assegnate dal sindaco, i continui mormorii, le voci di corridoio, le polemiche riguardanti le nuove proposte destinate all’urbanistica di Faenza, i passi in avanti in merito alle elezioni regionali e comunali, il ritiro delle deleghe da parte del sindaco proprio per supervisionare meglio i progetti pervenuti sul tavolo del Comune e i mal di pancia successivi, è arrivata la decisione da parte di Insieme per Cambiare di abbandonare la maggioranza di governo della città di Faenza. L’assessore Domizio Piroddi si dimette quindi dalla propria carica e i consiglieri Paolo Cavina e Massimiliano Penazzi passano, in consiglio comunale, all’opposizione. Una decisione presa a pochi mesi dalla scadenza di mandato, con un chiaro messaggio e occhio di riguardo alla prossima campagna elettorale.
Con una lunga lettera, l’assessore Piroddi e il movimento di Insieme per Cambiare spiegano la decisione di distaccarsi dalla giunta Malpezzi. Una lettera non avara di critiche (molte delle quali avanzate dalle opposizioni in questi anni), scritta probabilmente a caldo, andando a commentare aspetti della vita di maggioranza prima d’ora mai affrontati, che mette tuttavia nero su bianco la decisione di Insieme per Cambiare di non appoggiare la possibile candidatura di Manuela Rontini (nome più volte ipotizzato come candidato sindaco per il Partito Democratico) alle prossime elezioni comunali di Faenza :
“Ringraziamo l’illustre Signor Sindaco per le parole di apprezzamento e di gratitudine nei confronti dell’Assessore Piroddi. Purtroppo non possiamo fare altrettanto nei suoi confronti. Certamente tutti i faentini ricorderanno che l’attuale Sindaco fu candidato quasi dieci anni fa (quando era sconosciuto ai più) proprio dalla lista civica Insieme per Cambiare, che affrontando e vincendo le primarie di coalizione, gli spalancò le porte di Palazzo Manfredi al primo turno. A breve distanza di tempo e in corso di mandato il Dr. Giovanni Malpezzi ritenne di unirsi al renzismo (che all’epoca aveva il vento in poppa), abbandonando Insieme per Cambiare. Avendo a cuore l’interesse dei faentini più che le casacche indossate, sostenemmo Giovanni Malpezzi anche durante la corsa al secondo mandato, quando l’attuale Sindaco dopo un deludente risultato al primo turno prevalse al secondo, per una manciata di voti. Anche in questa occasione l’appoggio di Insieme per Cambiare risultò determinante per l’elezione. Nella circostanza il neo eletto Sindaco disse che il drastico calo di consenso l’aveva portato a riflettere e ne avrebbe tenuto conto nell’ambito della gestione dei rapporti interni e con la città. Crediamo non sia andata così. Nel tempo si sono susseguiti ed intensificati atti di prevaricazione ed arroganza politica di cui il ritiro non motivato, arbitrario ed unilaterale delle deleghe in ambito urbanistico ed edilizio rappresenta solo il più recente esempio, che probabilmente non sarà nemmeno l’ultimo. Tale scelta non è stata condivisa o anche solo preventivamente comunicata alle forze politiche o a i gruppi consiliari che sostengono la maggioranza. Ricordiamo al Dr.Malpezzi che non è l’Amministratore Unico di una società unipersonale bensì il Sindaco di Faenza, che è sostenuto da una maggioranza ampia e non dai pochi che lo consigliano (male) ed infine che il Suo ufficio è collocato presso la Residenza Municipale e non all’interno del prospiciente Palazzo del Podestà. Lunedì 4 novembre era stato calendarizzato un incontro fra forze politiche, finalizzato ad esaminare le possibili prospettive in vista delle prossime elezioni amministrative. Nella circostanza sarebbe stato ufficializzato quanto informalmente ampiamente anticipato, circa la totale indisponibilità di Insieme per Cambiare a sostenere la candidatura di Manuela Rontini alla carica di Sindaco per il 2020, ultimamente ripetutamente sbandierata . Insieme per Cambiare paga quindi questo rifiuto, oltre a subire la volontà di ridimensionarne la visibilità, anche dovuta all’ottimo operato dell’Assessore Domizio Piroddi che in questi anni ha saputo armonizzare il rispetto delle regole urbanistiche, le esigenze di tecnici, imprese e cittadini, ripristinando un punto di equilibrio che mancava da tempo. Evidentemente trasparenza ed equidistanza non riscuotono sufficiente apprezzamento e non costituiscono una priorità. Così il Sindaco, sabato 2 novembre, nella giornata della commemorazione dei defunti (evidentemente aveva anche fretta), ha comunicato l’intenzione di avocare a se deleghe che in 9 anni e 7 mesi di mandato non ha mai sentito l’esigenza di esercitare. Diamo atto e ringraziamo coloro che hanno avuto lo spessore e l’onesta intellettuale necessari per stigmatizzare una sgraziata reazione politica, ammantata con un atto amministrativo formalmente legittimo. Per dignità, coerenza, senso del dovere e rispetto per coloro che rappresentiamo, non dobbiamo non possiamo e non vogliamo consentire che l’andamento dell’Amministrazione Comunale e l’interesse della Città possano essere condizionati da beghe elettorali individuali e che, ancora una volta, si perpetrino forzature politiche irricevibili. Pertanto Insieme per Cambiare rende al Sindaco Malpezzi anche la delega allo Sviluppo Economico, pur con il rammarico di non poter più dimostrare la vicinanza agli imprenditori faentini, e ritira la propria rappresentanza in Giunta a dimostrazione, come si suol dire, che “non siamo attaccati alle poltrone”. Usciamo da questa maggioranza non accettando il metodo ed il merito delle scelte di chi ne rappresenta il vertice. Siamo delusi senza dubbio, ma senza rimpianti. Abbiamo sostenuto una figura politica che negli anni si è progressivamente appannata e sbiadita e che oggi non somiglia minimamente a quella che abbiamo inizialmente conosciuto. Questo umanamente ci amareggia ma non ci impedisce di prenderne atto”.