Rafforzare i servizi della Casa della Salute di San Pietro in Vincoli,, nel ravennate, “struttura sempre più depotenziata e spesso protagonista di disservizi che ricadono sui pazienti”.

E’ questa la richiesta che il capogruppo di Rete Civica Marco Mastacchi rivolge alla giunta regionale per capire “quali servizi attualmente è in grado di offrire la Casa della Salute di San Pietro in Vincoli e quali sono le prospettive per garantire quell’integrazione multi-professionale decantata al momento dell’apertura, quando i pazienti potevano ancora contare su cinque medici di base, un ambulatorio infermieristico di osservazione e terapia, la gestione integrata con il medico di medicina generale della patologia cronica per pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2, la gestione dei pazienti affetti da scompenso cardiaco, broncopneumopatia e ipertensione; inoltre, erano presenti ambulatori del pediatra di libera scelta, il punto prelievi, il servizio infermieristico domiciliare, la neuropsichiatria infantile e il servizio/sportello sociale”.

Mastacchi chiede poi “quali iniziative l’Ausl Romagna intende adottare per garantire ai pazienti ravennati residenti a San Pietro in Vincoli e nelle località di Ville Unite una soluzione stabile, efficiente e duratura in ordine ai medici ospitati dalla Casa della Salute di San Pietro in Vincoli”. Per il capogruppo, a fronte della situazione registrata è evidente “che i disservizi siano figli dell’assenza di una pianificazione del servizio in grado di garantire la continuità nell’assistenza di base e non può essere imputabile a eventi imponderabili, ma solo ed esclusivamente a incapacità organizzative dell’Ausl”. A conferma dei disservizi registrati, Mastacchi porta poi il caso del turnorver del personale medico. “Appare più che paradossale -conclude il consigliere- il cambio di 4 medici di base in un anno, soprattutto in una regione come l’Emilia-Romagna che si vanta di essere un modello per il resto dei territori italiani”.

Replicando ai quesiti posti, il sottosegretario alla presidenza di giunta Davide Baruffi  ha chiarito che “la casa della comunità di San Pietro in Vincoli rappresenta, fin dalla sua inaugurazione, un modello organizzativo di riferimento per l’assistenza territoriale integrata fra professionisti sanitari, sociali e volontari che lavorano a servizio del territorio e della sua popolazione e questa organizzazione è ben raffigurata da un organico di 5 medici di comunità che garantiscono assistenza a quasi 8mila pazienti”.

Baruffi, confermando la presenza di importanti servizi quali ambulatorio infermieristico per le malattie croniche, equipe per cure domiciliari, punto prelievi, consultorio e neuropsichiatria infantile che si accompagnano a servizi di prevenzione e strutture sociali, ha confermato “il turnover nell’ultimo triennio di 3 medici di medicina generale che però sono stati rimpiazzati da nuovi titolari d’incarico e quando vi sono stati momenti di difficoltà nel garantire la pienezza del servizio, l’Ausl è intervenuta d’ufficio ridistribuendo i pazienti che non avevano adeguata copertura”.

Mastacchi, nel prendere atto delle risposte fornite, ha rimarcato come “la situazione che mi viene rappresentata sia ben distante da ciò che mi giunge dal territorio, pertanto mi riservo un’accurata verifica ed eventualmente sarà mia cura proporre un ulteriore atto ispettivo”.