RICORDI APPESI è il racconto del lavoro di recupero delle foto rimaste danneggiate dalle alluvioni di maggio 2023 realizzato dalla famiglia Bondi, titolari di uno storico studio fotografico della città, per aiutare i faentini che in quella tragica occasione oltre ai gravissimi danni alle loro abitazioni hanno perso nell’acqua e nel fango decine di migliaia di ricordi fissati nelle fotografie che conservavano. Il progetto è stato voluto proprio con la volontà di salvare quei ricordi, fotografie che costituivano l’archivio privato che ogni famiglia custodiva nelle proprie case: momenti di convivialità, immagini di persone lontane impresse in momenti di vita bloccati sulla carta fotografica, avi il cui ricordo era possibile solo in foto, amici con i quali si erano condivisi momenti di vita, persone care che non c’erano più, insomma ricordi raccontati attraverso le immagini. RICORDI APPESI porta quindi in visione di una parte di questo patrimonio privato, di persone che hanno subìto il dramma dell’alluvione che la famiglia Bondi ha voluto aiutare salvando queste preziose testimonianza, una esperienza unica nel suo genere che ha comportato ore di lavoro donato alla città per un restauro conservativo di oltre sessantamila fotografie che racconta una narrazione emotiva ma anche tecnico-scientifica.

La mostra è in collaborazione con FUJIFILM Italia, Associazione Culturale Fatti d’Arte e Associazione Culturale Fototeca Manfrediana dall’8 al 31 maggio 2024 presso il Salone delle Bandiere del Municipio del Comune di Faenza.
Inaugurazione mercoledì 8 maggio 2024 alle ore 18

“La nostra -spiega Maria Laura Argnani – è stata un’esperienza davvero toccante che ci ha portati a metterci al servizio dei faentini in un momento così duro dove l’alluvione non aveva risparmiato nulla, distrutto la città, le case e minando le certezze, anche quelle più concrete, di sacrifici di una vita. La nostra famiglia ha voluto fare qualcosa per i concittadini che oltre ad aver perso i beni materiali avevano perso i ricordi. Da qui è partito il nostro impegno, delineando le tecniche e approfondendo la ricerca. Abbiamo rivissuto i ricordi di centinaia di persone, qualcuno anche da fuori città: momenti di gioia, di felicità di intimità, scampagnate, vacanze e riti di famiglia. Abbiamo recuperato il patrimonio privato di un numero imprecisato di persone ma sappiamo che il numero di fotografie lavate e asciugate e riconsegnate alla fine sono state 61.000. Il nostro stato d’animo è stato inizialmente quello di cercare di recuperare sempre e comunque tutto, con la consapevolezza che sarebbe stato un lavoro gravoso. Il ricordo più forte di quelle giornate passate a lavare e recuperare fotografie è l’emozione negli occhi delle persone a cui riconsegnavamo le immagini e il loro sorriso quasi di incredulità”.

La mostra che verrà allestita nel Salone delle Bandiere di Palazzo Manfredi è costituita da 36 immagini di grandi dimensioni stampate su Crystal Archive Professional VELVET della famiglia Original Photo Paper di FUJIFILM, che ha supportato il progetto. VELVET è una carta a colori agli alogenuri d’argento, appositamente progettata per realizzare stampe Fine Art. Questa carta fotografica ha una particolare superficie che la rende morbida e profondamente opaca, includendo anche uno strato di protezione dalle impronte digitali; ciò semplifica notevolmente la gestione delle immagini artistiche prodotte. La superficie zero riflettente la rende poi adatta per esposizioni artistiche in qualsiasi ambiente e addirittura sotto luce diretta. Seduzione ed eleganza sono assicurate dalla perfetta resa cromatica, con bianchi puri e dal tono morbido e continuo, caratteristiche che solo la gamma delle carte all’alogenuro d’argento sono in grado di restituire. Questa carta fotografica, incantevole e preziosa, si distingue da ogni altro articolo sul mercato. Velvet è il supporto perfetto per stampe artistiche di effetto e per uso decorativo e arredo, per fotolibri dall’incredibile impatto, per stampe museali e ovviamente per uso espositivo. Le immagini stampate su tutte le carte fotografiche FUJFILM all’alogenuro d’argento conservano una fissità dell’immagine e dei colori inalterati nel tempo. Tutto ciò è un ulteriore tassello alla line-up della gamma di carte all’alogenuro d’argento di FUJIFILM. Tutto il materiale fa parte di archivi privati mentre curatori della mostra sono stati i volontari della Fototeca Manfrediana: Gian Marco Magnani, Michele Argnani. Testimonianze di Giovanna Greco, giornalista di Rai3 e Giorgio Gatta.