Ieri sera alla cerimonia di consegna dei Premi Ubu 2022 al Teatro Arena del Sole di Bologna, Ravenna è stata indiscussa protagonista con la premiazione di Marco Cavalcoli, membro della compagnia Fanny & Alexander come migliore attore/performer per gli spettacoli “Ottantanove” e “Ashes”, e l’assegnazione di uno dei premi speciali alla scuola di vocalità Malagola diretta e fondata da Ermanna Montanari del Teatro delle Albe e da Enrico Pitozzi, docente dell’università di Bologna. Inoltre sono da ricordare anche la presenza tra i finalisti di “Paradiso” di gruppo nanou come miglior spettacolo di danza e miglior coreografia e di R.Y.F per la categoria progetto sonoro/musiche originali di “Tutto brucia”. Presenza ravennate anche nel premio per la miglior regia assegnato a Licia Lanera per lo spettacolo “Con la carabina” che vede la coproduzione di Polis Teatro.
È stata una grande emozione partecipare alla premiazione, ancora una volta gli artisti della nostra città ci hanno resi orgogliosi, portando Ravenna nelle assolute eccellenze nazionali e internazionali della produzione teatrale contemporanea, conseguendo un premio prestigioso, tra i massimi riconoscimenti per il teatro.

Per la serata di premiazione è stato chiesto ai partecipanti di indicare una parola sul teatro del futuro e quella scelta da Montanari e Pitozzi è stata ascolto.
“La nostra – hanno spiegato i due direttori – è una parola iniziale, delle origini, condivisa fin da subito con il Teatro delle Albe, Ravenna Teatro e con Mirella Mastronardi perchè è profondamente connessa alla questione del futuro, inteso come origine, con l’augurio che Malagola possa essere un luogo in cui le voci del teatro possano essere custodite, ascoltate e riascoltate per poter emergere”.
Alla serata ha inoltre preso parte il sindaco e presidente della Provincia di Ravenna, Michele De Pascale, “con cui – ha sottolineato Ermanna Montanari – abbiamo fatto, per mesi, un lavoro spericolato per mettere in uso un palazzo del Settecento abbandonato da vari anni dal nome, appunto, di Malagola, che abbiamo inteso come destino”.