“Sono due mesi che i costi del servizio di trasporto pubblico sono aumentati. Il Sindaco si è accodato alla richiesta di START senza battere ciglio. Così oggi sono più cari tutti i cosiddetti titoli di viaggio, abbonamenti inclusi e si è aggiunta la mannaia sulle agevolazioni in precedenza previste per alcune categorie che in precedenza erano tutelate. Per fare qualche esempio, è cresciuto di venti centesimi, arrivando ad un euro e mezzo, il costo del biglietto base da una zona; di 40 centesimi quello a due zone; di 60 quello a tre zone; e così via fino ad aumenti di 1 euro e 40 centesimi. Non basta. Anche l’acquisto contemporaneo di più biglietti, i carnet in blocco da 10, ha visto crescere di due euro quelli da una zona; di 3 euro e 40 centesimi per due zone; di 5 euro per tre e così via. Stesso discorso per i Day Ticket e gli abbonamenti mensili. Per questi ultimi ci sono 4 euro in più di costo per una zona; 5 euro per due; 6 euro per tre e via via crescendo.

Come dicevamo, poi, una forma particolarmente odiosa è stata quella di incidere sulle agevolazioni accordate alle categorie più fragili. Tanto per fare un esempio, un adulto over 70 godeva di una tariffazione agevolata che consentiva all’abbonato l’impiego senza limiti di bus urbani, mare e di tutti gli extraurbani, del distretto di Ravenna. Ora non più.

Quelli che continuano sono i problemi. Abbiamo sempre l’antipatica sezione “corse non garantite” sul sito di START a segnalare, quando è possibile saperlo con anticipo, i percorsi che, benché previsti dall’orario ordinario, non saranno lo stesso effettuati. Si sono ripresentati con la solita puntualità i disservizi “scolastici”: studenti lasciati a piedi, affollamento, ecc. E anche il traghetto ha i soliti problemi, dalle code alle rotture, alle interruzioni del vitale collegamento tra Marina e Porto Corsini. Problemi che anche quest’anno hanno avuto effetti addirittura mortali per chi ha provato a raggiungere via strada ciò che dista un centinaio di metri via acqua.

Appena appresa la notizia di un possibile aumento anche per il nostro Comune, Ravenna in Comune aveva chiesto al Sindaco di non accrescere il costo del trasporto pubblico a Ravenna. Gli avevamo rammentato che, nella scorsa Consigliatura, proprio de Pascale aveva assunto l’impegno, nell’ambito del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, ad avviare il percorso per agguantare il risultato del trasporto pubblico gratuito ad emissioni zero. Si trattava di una nostra precisa richiesta e solo a questa condizione ottenne l’assenso di Ravenna in Comune all’approvazione dello strumento di pianificazione il 19 gennaio 2019. La decisione di aumentare il costo del trasporto pubblico è andata esattamente nella direzione opposta rispetto all’impegno assunto, oltre a costituire un ulteriore colpo ai redditi famigliari già bersagliati dalle altre misure inflattive decise dallo stesso de Pascale. Ribadiamo dunque oggi quanto già detto a suo tempo: «L’aumento dei biglietti è una decisione politica ben precisa ed una scelta che colpisce le fasce più deboli».

Un servizio sempre più costoso e allo stesso tempo fortemente inadeguato allontana dalla scelta del mezzo pubblico come modalità standard di trasporto chiunque sia in grado di potervi rinunciare: di fatto il mezzo pubblico si sta avviando ad avere sempre di più una clientela costretta all’uso per questioni economiche. Altrettanto ovvio l’impatto sull’uso dell’auto: siamo ai vertici nel rapporto tra auto e abitanti ma anche nel numero di incidenti. L’ideale di una spinta motivata ad un sempre più intenso impiego del mezzo pubblico riconvertito ad elettrico per ridurre l’impatto ambientale sembra destinato a rimanere sempre di più esclusivamente sul piano “ideale”. Le politiche di de Pascale anche in fatto di mobilità sostenibile costituiscono l’ennesima mazzata assestata alle fasce più deboli e alle prospettive di un miglioramento della qualità dell’ambiente urbano.

Come Ravenna in Comune chiediamo al Sindaco di ripristinare quanto meno le agevolazioni per chi è in condizione potenziale di maggiore fragilità economica e di riprendere in mano il dossier dell’uso gratuito e senza emissioni di CO2 dei mezzi pubblici. Il Comune di Ravenna, tramite Ravenna Holding, risulta l’azionista di maggior peso in START Romagna. Far finta che il trasporto pubblico sia un problema altrui proprio non è possibile!”