“Questa volta lo sforzo di promozione di Ravenna da parte della Giunta de Pascale ha fatto veramente centro. Con poco sforzo si è riusciti a conquistare un posto di rilievo sugli organi di stampa nazionali, ANSA inclusa. Titolo: abbiamo combattuto gli alieni e abbiamo vinto… o qualcosa del genere.

A sprezzo del ridicolo, infatti, è stato giustificato l’abbattimento di piante, eseguito in violazione della regolamentazione emanata dallo stesso Comune, con la seguente spiegazione: “Il patrimonio ambientale e vegetativo del territorio comunale è sottoposto a cure continue che consistono anche nella rimozione di specie alloctone che, infiltrandosi nell’habitat, modificano le caratteristiche vegetazionali”. Come dire che di soppiatto 65 metri lineari di tamerici, africane per di più, si sono infiltrate subdolamente tra noi e ci sono rimaste ben nascoste alcuni anni, lungo il tratto di spiaggia che separa due stabilimenti balneari di Marina di Ravenna. Fino a che i nostri eroi se ne sono accorti e, attenti come si vede ogni giorno, alla cura dell’ambiente, hanno provveduto all’espianto, giusto in tempo per toglierle di mezzo in vista del concerto estivo di Jovanotti. Conquistando, come detto, l’interesse dei media per il bizzarro tentativo di arrampicarsi sugli specchi con scarponi chiodati ai piedi.

Come Ravenna in Comune non abbiamo fatto mistero della contrarietà allo svolgimento di un concerto di grande richiamo in un luogo ambientalmente inadatto ad ospitarlo. Detto questo, la giustificazione addotta dal Comune per l’eliminazione di piante durante il periodo in cui non è consentito e per motivi pure non consentiti, violando le regole peraltro stabilite dallo stesso Comune, suona oggettivamente come una sonora presa in giro. Che la cittadinanza non merita. Peggio la toppa del buco: le tamerici sarebbero “state rimosse ma non abbattute e presto saranno trasferite tra Lido Adriano o Lido di Dante” sostiene il Comune. Come se ciò che è alloctono in prossimità delle dighe del Candiano diventasse autoctono avvicinandosi alla foce dei Fiumi Uniti. Prova a metterci una pietra sopra l’Assessorato, ma con poco successo. Infatti, “le specie alloctone e infestanti sono state eradicate, in compenso è stata perimetrata un’area dove crescono orchidee molto rare. Siamo molto attenti all’ambiente”.

Vista la nota “attenzione per l’ambiente”, chiediamo sin d’ora al competente assessorato di dare il giusto rilievo alla compromissione ambientale post concerto e alle preannunciate piantumazioni autoctone sostitutive a Marina di Ravenna e alloctone tra Lido Adriano e Lido di Dante. Nessun timore se per caso sfuggisse di mente: sarà nostra cura come Ravenna in Comune (e di Vivi Ravenna Verde e Italia Nostra) riportare l’attenzione sul tema in modo da consentire alla Giunta di ottenere tutta quanta la pubblicità che si merita!”

Ravenna in Comune