“Un sorriso contro il dolore”. E’ il nome della campagna di raccolta fondi on-line, attiva da oggi sulla piattaforma “Idea Ginger” per finanziare l’acquisto di un’apparecchiatura contro il dolore cronico per l’Ospedale “Santa Maria delle Croci” di Ravenna, che servirà i cittadini di tutta la Romagna. Sarà possibile effettuare la propria donazione on-line sul sito www.ideaginger.it scegliendo il progetto “Un sorriso contro il dolore”. Il tutto è stato presentato stamane in una conferenza stampa cui hanno partecipato Roberto Pesaresi, responsabile marketing de “LA BCC ravennate forlivese e imolese”, i rappresentati di Edera Ritmica Ssd di Ravenna e la responsabile provinciale di Cittadinanzattiva Hedda Forlivesi, nonché, per l’azienda, il responsabile della rete antalgica dell’Ausl Romagna dottor Massimo Innamorato, il dottor Paolo Tarlazzi della direzione sanitaria dell’Ospedale di Ravenna e la dottoressa Elisabetta Montesi responsaile fundrising per l’Ausl Romagna.

La campagna di raccolta fondi, della durata di 90 giorni sarà scandita da una serie di iniziative di sensibilizzazione per coinvolgere i cittadini, le aziende, la società civile, al fine di perseguire l’obiettivo di raggiungere la somma di diecimila euro, necessaria per l’acquisizione. Il primo evento è previsto già per martedì 11 dicembre al Teatro Rasi di Ravenna alle ore 21 con una serata di danza ritmica organizzata da “Edera Ritmica Ssd” (si allega relativa locandina).

Si potranno donare anche piccole cifre, e a seconda della donazione vi saranno anche piccole premialità. Partner della campagna sono “LA BCC ravennate forlivese e imolese” e le associazioni “Cittadinanzattiva TDM” e “Parkinsoniani” sezione ravennate.

L’apparecchiatura. Si tratta di una macchina da stimolazione transcranica elettrica che può essere utilizzata per i pazienti affetti da alcune determinate tipologie di dolore cronico e che sarà collocata presso l’ambulatorio di Antalgico dell’Ospedale di Ravenna diretto dal dottor Massimo Innamorato (responsabile rete Terapia Antalgica dell’Ausl Romagna). La tecnica è denominata stimolazione transcranica a corrente diretta continua (“tDCS”); è nata in Italia e oggi usata in tutto il mondo, ed é una tecnica di facile applicazione con cui é possibile stimolare diverse parti del cervello in modo non invasivo, efficace, indolore e senza effetti collaterali significativi (le più frequenti percezioni riscontrate sono un leggero pizzicorio/prurito/calore all’inizio della stimolazione nei punti in cui sono posizionati gli elettrodi).

E’ una tecnica molto “giovane”, ma molti studi la indicano come un possibile prezioso strumento per il trattamento di condizioni quali la fibromialgia, la depressione maggiore senza resistenza ai farmaci e il dolore cronico; ci sono inoltre indicazioni di probabile efficacia in altre patologie cronico degenerative, dipendenze, riabilitazione post ictus o traumi.

La tDCS permette due tipi di stimolazioni: anodica e catodica. La stimolazione anodica provoca un’eccitazione dell’attività neuronale e quella catodica la inibisce o la riduce. La stimolazione tDCS consiste in una debole corrente elettrica continua ad una intensità costante, non percepibile dalla persona, che viene applicata allo scalpo tramite una coppia di elettrodi rivestiti da una spugna sintetica imbevuta di una soluzione salina per aumentare la conduttività ed evitare possibili effetti fastidiosi causati dall’applicazione diretta di corrente. Se la stimolazione viene ripetuta più volte é possibile rendere gli effetti più stabili e duraturi. Generalmente viene ripetuta cinque volte alla settimana, per un massimo di venti sessioni complessive.

“Visto che la solidarietà è contagiosa, contiamo sulla generosità di tutti i ravennati e romagnoli anche approfittando del proficuo periodo delle Festività natalizie – commenta il dottor Innamorato -. Anche se la campagna durerà tre mesi e quindi ci sarà tempo fino a marzo per raggiungere il nostro ambizioso obiettivo”.

“Siamo molto felici di partecipare ad iniziative come questa, che anche per noi è sperimentale. D’altra parte collaborare con progetti a livello del territorio di riferimento è nella nostra mission aziendale” ha a sua volta detto il dottor Pesaresi de “LA BCC”.