Numerose le segnalazioni ricevute dai carabinieri per segnalare un giovane di 20 anni in giro per Faenza insieme a due cuccioli liberi dal guinzaglio, trattati in malomodo con urla, strattoni e calci. L’aggressività del padrone non era diretta solo agli animali, ma anche alle altre persone che protestavano per la sua condotta o semplicemente gli facevano notare che i cani, senza guinzaglio, potevano rappresentare un pericolo, anche per loro stessi. A quei consigli il ragazzo aveva spesso reagito con offese e spintoni, affermando di poter fare ciò che voleva coi propri cani.
Mercoledì sera il giovane è stato intercettato dalla Polizia Municipale, ma il suo comportamento non è cambiato. Anzi, ha minacciato i due agenti di sottrarre le pistole per sparar loro in testa. La Municipale ha così richiesto l’intervento dei Carabinieri. Anche di fronte a due pattuglie dell’Arma, il 20enne ha continuato in offese, provocazioni e aggressioni, fino a quando non sono scattate le manette per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
Il ragazzo è stato quinti trasportato in Caserma, dove i Carabinieri hanno scoperto che il 20enne, residente a Faenza, si era da un po’ di tempo accampato lungo l’argine di un fiume dove, in una tenda, viveva insieme ai due cuccioli.
La mattina successiva, l’arresto è stato convalidato e sono stati chiesti i termini a difesa, in attesa del processo fissato per i primi di giugno, dopodichè l’uomo è stato rimesso in libertà. I cuccioli, due incroci tra Labrador Retriever e Pitbull di due mesi, sono stati affidati alle cure dei veterinari dell’Enpa di Faenza. Parallelamente sono in corso gli accertamenti che prendono spunto dalle segnalazioni raccolte dai militari e dall’ente di protezione animali.