La capogruppo di Fratelli d’Italia Marta Evangelisti sollecita un chiarimento sul progetto di edificazione riguardante “un’ampia zona dell’area ‘Ortazzo-Ortazzino’ ricadente nell’area C del Parco del Delta del Po, in provincia di Ravenna”.

La consigliera, ripercorrendo le tappe principali della vicenda, ricorda come la nuova proprietà dell’area “avrebbe verosimilmente intenzione di edificare un’ampia area a ridosso della zona a tutela naturalistica” e che “dall’analisi del contratto di compravendita tra il precedente proprietario e quello attuale, emerge che 90 ettari (su 500 totali) sarebbero edificabili, verosimilmente quelli ricadenti nella zona C del Parco”.

Recependo anche le dichiarazioni del presidente Bonaccini e dell’assessora Lori che hanno ribadito l’impossibilità per chiunque di operare in contrasto con la tutela dell’ambiente e che da sempre “vi sono territori di proprietà privata nei parchi e nelle aree protette, inedificabili in presenza di vincoli rigorosi e ritenuti indiscutibili”, la capogruppo sottolinea come il contratto di compravendita dell’area riporti come la zona sia prevista dal Piano strutturale comunale (Psc) del 2007 e dal Regolamento urbanistico edilizio (Rue) del 2009 adottati dal Comune di Ravenna e venga definita come “spazio urbano prevalentemente residenziale con percorsi pedonali, ciclabili, spazi e strutture pubbliche e luoghi di culto”.

In forza del mancato acquisto della zona da parte del Comune di Ravenna e della volontà di vendere comunicata dal precedente proprietario all’Ente Parco del Delta del Po che, però, non possedeva disponibilità finanziaria, Evangelisti chiede alla giunta “se corrisponda al vero il fatto che l’ente Parco ha chiesto al Comune di Ravenna un aiuto per l’acquisto dell’area e cioé che lo stesso Comune acquistasse direttamente l’area dalla società proprietaria.”

In aggiunta alla domanda principale, la capogruppo rivolge poi la sua attenzione sui titoli posseduti dall’attuale proprietario dell’area e sollecita l’esecutivo regionale a “chiarire univocamente se la società per azioni nuova proprietaria dell’area in argomento abbia il diritto o meno di edificare su parte dell’area stessa (90 ettari su 500), verosimilmente ricadente nella zona C del Parco”.

Oltre ad auspicare una presa di posizione sulle recenti dichiarazioni del sindaco di Ravenna, che vengono giudicate da Marta Evangelisti come “tardive, soprattutto considerando l’eventuale maggior onere economico attuale”, la consigliera chiede specifici riscontri per capire anche “se esistano e quali siano le potenzialità economiche e le relative attività consentite nell’area in questione tali da giustificare l’investimento da parte della nuova proprietà”.