È notizia recente che il bando per l’assunzione di un direttore operativo è stato sospeso per evitare che l’Ordine degli ingegneri della provincia di Ravenna facesse ricorso.

Noi abbiamo presentato un’ interrogazione al sindaco per chiedere le seguenti informazioni all’AdSP:
– e in futuro per le posizioni direttive oltre alla Laurea verrà chiesto anche un Master;

– quanti candidati hanno presentato regolare domanda per questo specifico bando e in quale data;

È previsto che quando si deve nominare un dirigente si deve guardare prima in casa.

Le due figure sulle quali si posizionerà il direttore operativo, che sono: il dott. Paolo Secci responsabile del “Demanio, Imprese Portuali e Lavoro Portuale” e il dott. Alberto Squarzina responsabile dello “Ufficio Attuazione P.O.T., Innovazione e Security” che verrebbe logico pensare essere le più adatte a ricoprire tale ruolo, non sono in possesso dei requisiti richiesti, non avendo il Master, pertanto si dovrà obbligatoriamente cercare altrove (risalta il fatto che Il dott. Squarzina avendo ‘solo’ due Lauree ma non un Master non è idoneo a partecipare).

L’importanza che riveste l’AdSP per il nostro territorio e la nostra economia è tale che non si può che seguire con molta attenzione quelli che saranno gli sviluppi di questa vicenda, anche sulla scorta di quanto recentemente accaduto con i mancati approdi di diverse navi da crociera su cui il Presidente Daniele Rossi non ha ancora chiarito di chi sono le responsabilità del mancato mantenimento dei fondali alla profondità d’esercizio.

Chiarezza che meriterebbe anche la questione relativa alla necessità d’implementare l’organico dell’AdSP.

Il motivo principale adotto per cui è stato ritenuto necessario assumere nuovo personale è la gestione dei lavori di escavo, collocazione dei sedimenti e alla realizzazione e progettazione di nuove infrastrutture portuali. Ma nel caso il bando preveda l’affidamento dei lavori tramite la figura del “General Contractor” (come da ultima prassi), il quale avoca a se tutte le competenze quali la progettazione esecutiva, la direzione dei lavori e l’esecuzioni degli stessi, l’unica incombenza che rimarrebbe di pertinenza dell’AdSP, di fatto, è la funzione ispettiva, ossia di mero controllo. Così fosse non si ravvederebbe la necessità di assumere quasi venti persone. Sia chiaro, l’assunzione di personale non può che farci piacere, auspichiamo solo che siano funzionali ai reali bisogni e progetti di un’AdSP che purtroppo in questi ultimi otto anni non ha portato a termine progetti degni di nota.

Il 20 giugno 2011 è stato inaugurato il terminal crociere di Porto Corsini, che con tutto il rispetto parlando, ad oggi lo considero un fallimento. Ravenna doveva essere l’alternativa a Venezia per diventare “Home Port” (ossia scalo utilizzato per l’imbarco/sbarco di equipaggio e passeggeri oltre che per la fornitura di generi alimentari, materiali di consumo e pezzi di rispetto).

Per fare ciò era necessaria una struttura adeguata e il miglioramento dei collegamenti con gli aeroporti vicini.

Sono passati quasi otto anni e in tal senso non è stato fatto nulla. Impensabile movimentare migliaia di passeggeri con l’attuale tensostruttura, che tra l’altro risultava essere inadeguata già all’atto dell’inaugurazione per quelle che erano e sono a maggior ragione oggi le esigenze di passeggeri ed equipaggio. Non è stata fatta neanche una pensilina che protegga dagli agenti atmosferici i passeggeri che scendono dalla nave per raggiungere gli automezzi in attesa.