“Ho saputo lunedì della querela da parte dell’assessore Massimo Bosi per diffamazione aggravata, ricevuta per aver scritto “incompetente conclamato “.
Ho immediatamente provveduto a nominare il difensore che è l’avvocato Silvia Brandolini di Ravenna.
Mi sento molto tranquillo ed il modo in cui faccio politica non cambierà”

Gabriele Padovani, consigliere comunale di Area Liberale, commenta così la denuncia a suo carico da parte dell’assessore alla sicurezza della giunta di Faenza. L’azione legale è arrivata in seguito ad un post dello stesso Padovani, scritto per criticare l’assessore a proposito del caso dell’ex agente di polizia locale Gian Carlo Valgimigli e del rinnovo dell’incarico al comandante Vasco Talenti, a processo per omessa denuncia proprio in merito alle condotte dell’ex sottoposto.

Padovani aveva criticato Bosi ai nostri microfoni e su Facebook aveva scritto: “L’assessore Bosi, non tenendo conto di questi fatti gravissimi, si permette di rinnovare per altri 5 anni il rapporto fiduciario con il dirigente, senza prima capire se all’interno del corpo di Polizia Locale non vi fosse una figura che possiede i requisiti necessari per tale incarico dirigenziale [..]. L’incompetenza dell’assessore oggi è assolutamente conclamata”

Padovani infatti riteneva che all’interno del corpo di polizia locale di Faenza vi fosse un altro agente con i titoli per concorrere alla nomina di comandante, agente che per altro non aveva presentato domanda.
In consiglio comunale tuttavia la giunta ha fornito un parere opposto, sostenendo che solo Talenti, fra i vigili in servizio, presentasse il curriculum necessario per il ruolo apicale.

“In 13 anni di attività molti hanno tentato di allontanarmi dalla politica ottenendo l’effetto contrario, ovvero quello di rendermi sempre più impegnato ed appassionato” ha comunque commentato Padovani.
“Ringrazio quindi l’assessore per aver stimolato ancora di più la passione per la politica che è in me.
Mi ritengo un volontario prestato dai cittadini alla politica in comodato d’uso gratuito e dunque solo loro hanno il potere di farmi allontanare dall’attività politica”.