È stata una giornata dedicata alla prevenzione, alla consulenza sanitaria, sociale e al dialogo per la comunità, quella che si è svolta lo scorso 18 marzo alla Casa di comunità di San Pietro in Vincoli in occasione del primo open day organizzato in collaborazione con Ausl Romagna, le associazioni del terzo settore (A.LI.Ce, Associazione Alzheimer Ravenna, Auser, Caritas San Pietro in Vincoli, progetto “Nati per leggere”) e il Servizio Sociale Associato del distretto di Ravenna.

Ottimi i risultati raggiunti in questo evento che aveva lo scopo di far conoscere i servizi che la Casa di Comunità offre ai cittadini e alle cittadine, effettuare vaccinazioni, campagne di prevenzione e presentare i corsi in partenza.

Ampia partecipazione anche a tutti i momenti di approfondimento e di dibattito costruiti dall’Azienda Sanitaria in collaborazione con i Servizi Sociali del Comune di Ravenna e le associazioni.

Oltre a trattare i temi legati alla terza età e alle malattie croniche, si è dato spazio a quelli legati all’adolescenza e alle famiglie con la partecipazione dei professionisti del consultorio, della pediatria di comunità, le letture del progetto “Nati per leggere” della biblioteca Classense e degli educatori dell’Unità di Strada.

Nel corso della giornata “a porte aperte”, a cui hanno partecipato anche 30 ragazze e ragazzi minorenni, sono state effettuate 37 vaccinazioni per l’antitetanica, 106 screening Ictus cerebrale e 4 consulenze ostetriche/ginecologiche. Importanti riscontri anche sull’adesione ai corsi in partenza che a oggi contano 35 persone iscritte alle due date del corso di “disostruzione pediatrica” della pediatria di comunità, 14 persone per il corso di “memory training” e 5 in quello di “gestione dello stress nell’adulto”.

“Ringrazio a nome dell’Amministrazione Comunale – afferma l’assessore alle Politiche sociali Gianandrea Baroncini – l’azienda AUSL Romagna, tutti i professionisti, il Consiglio Territoriale, il personale, le volontarie e i volontari che hanno preso parte a questa importante iniziativa che è stata molto sentita dalla comunità e che ha registrato un’alta partecipazione. L’obiettivo era costruire consapevolezza sui servizi sociali e sanitari, i risultati ottenuti sono importanti. Siamo pronti a replicare questa tipologia di appuntamento in tutte le Case di comunità del territorio, che sono un presidio fondamentale per una sanità sempre più vicina alle esigenze dei cittadini”.