Impianti PIR protagonisti oggi del centenario dell’azienda guidata da Emilio e Guido Ottolenghi, rispettivamente presidente e amministratore delegato. Nella mattinata si sono riuniti simbolicamente nella stessa data i consigli di amministrazione della centenaria Pir Spa e della Pir srl a cui il 24 maggio 2019 è stata trasferita l’attività industriale. Al termine, la svelatura di quattro targhe commemorative in punti significativi dell’impianto e alla villa storica sulla punta del Candiano. Le targhe riportano un testo che rappresenta la filosofia del gruppo imprenditoriale: “La Petrolifera Italo Rumena fondata il 24 maggio 1920 celebra oggi con l’orgoglio del lavoro compiuto il proprio centenario. Qui vi è stata felicità e crescita, persecuzione e battaglie, sconforto e riscatto, isolamento e ingegnoso sviluppo delle infrastrutture, opportunità colte o negate. Qui abitano l’ansia degli onesti e la solidarietà tra persone di buona volontà, il rispetto del lavoro, della comunità e dei clienti. Da cento anni persone serie collaborano con buoni frutti in questo luogo e così possa essere per molti anni ancora. Emilio e Guido Ottolenghi posero, 24 maggio 2020”. Alle iniziative, svoltesi nel rigoroso rispetto dei protocolli per il contrasto alla diffusione del coronavirus, hanno preso parte, oltre alla famiglia Ottolenghi e ai dirigenti del Gruppo, il sindaco Michele de Pascale e l’assessore regionale alle infrastrutture, porto e trasporti Andrea Corsini. “La Pir è nata qui dove esisteva una base militare. Ciò a cui sono maggiormente legato è il senso di appartenenza che caratterizza questo territorio, dove la gente ha passione nel fare le cose e nel farle bene”, ha commentato Guido Ottolenghi durante la svelatura delle targhe. “Qui c’è la storia della famiglia Ottolenghi e di tante altre famiglie che hanno trovato riscatto dopo che Ravenna era uscita dalla guerra come una delle città più colpite.
L’attenzione nell’aver convocato oggi i consigli di amministrazione nella stessa data della nascita, il 24 maggio, dimostra lo sguardo verso il futuro del Gruppo e la consapevolezza che tra cent’anni un altro sindaco tornerà qui a celebrare un altro anniversario”. Alle 15, l’inaugurazione della mostra “Il Centenario PIR – 1920-2020”, aperta al pubblico fino al 14 giugno tutti i giorni dalle 16 alle 19 negli spazi della Galleria FaroArte, nel piazzale Marinai d’Italia a Marina di Ravenna. Un secolo di vita raccontato attraverso 47 fotografie articolate in quattro sezioni: Evoluzione del deposito di Porto Corsini, Ritratti, La PIR e Marina di Ravenna, la PIR oltre Porto Corsini e Marina di Ravenna. Una narrazione per immagini che si snoda tra il primo Dopoguerra e i giorni nostri che mostra al contempo lo sviluppo del porto della città romagnola, dalle prime opportunità industriali legate al settore petrolifero, nel contesto di una economia ancora rurale, alle innovazioni tecnologiche degli anni Duemila.
La mostra è stata aperta dai giovani della PIR, con Pericle Stoppa, appassionato di storia locale, che ha spiegato come “ricordare i 100 anni dell’azienda significhi raccontare la storia di Porto Corsini e Marina di Ravenna.
Quando venne costruito l’impianto c’era una grande speranza nel futuro e la PIR diede concretezza a queste aspettative dando lavoro alla gente del posto. Non solo, nel tempo ha sempre contribuito alla vita di Marina di Ravenna con la costruzione dell’asilo e della farmacia e la Befana per tutti i bimbi del paese”.
In occasione del centenario, è stato pubblicato dalla casa editrice Il Mulino il volume “Il merito dei padri. Storia de La Petrolifera Italo Rumena 1920-2020” scritto da Tito Menzani, Emilio e Guido Ottolenghi. 280 pagine da leggere tutte d’un fiato. Per ripercorrere anche la storia dell’Italia e dell’Europa attraverso una saga industriale e famigliare che inizia due anni dopo la fine della Grande Guerra.
Inoltre, è stato realizzato il filmato “Sulla punta della Baiona” con il quale la PIR, ripercorre una storia, fatta di vicende imprenditoriali e vicende famigliari, che è anche un cammino nella storia del Paese. Il video è stato realizzato dal regista bolognese Riccardo Marchesini. A partire dalle origini del Gruppo, Emilio e Guido Ottolenghi accompagnano alla scoperta di un percorso di crescita e sviluppo che è al contempo uno spaccato sul Novecento e sulle grandi tragedie che lo hanno caratterizzato, dalla Seconda guerra mondiale alle leggi razziali per arrivare alla difficile fase della ricostruzione e alla capacità di afferrare le opportunità offerte dalla successiva espansione economica del Paese e diversificare le attività.